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Malone: "Oggi il porno è dopato"

A Tgcom il pornodivo da 2000 film

Il porno italiano, quello degli anni d'oro, sul fronte maschile ha sicuramente due volti (e non solo...): quello di Rocco Siffredi e di Roberto Malone.

Il secondo ancora di più ha attraversato tutta la sua storia, dai primi film del 1984 a oggi, per un totale di 2000 pellicole. "Oggi non è più come ai nostri tempi - dice Malone a Tgcom -. Non c'è più professionalità e l'ambiente è invaso da gente che fa il porno aiutandosi con le pilloline...".

Per le sue mani sono passate praticamente tutte le pornostar che abbiano calcato le scene dell'hard in Italia, da Moana Pozzi e Cicciolina a quelle più recenti. Roberto Malone (al secolo Roberto Pipino) ha fatto la storia di questo genere diventando poi un volto noto anche al di fuori dell'hard come uno dei primi pornodivi a passare sugli schermi della tv generalista. A partire dalle sue ospitate al Maurizio Costanzo Show, dove raccontò la sua incredibile vicenda di marito normale che alla mattina usciva per andare a fare... il porno. Tutto all'insaputa dalla moglie e per anni prima di venire scoperto. Ma al di là delle qualità fisiche per le quali è noto nell'ambiente, è anche il prototipo di un attore hard in via di sparizione, quello in grado anche di recitare, tanto che al momento si trova sul set con Fabrizio Bentivoglio per un film "serio" prodotto da Sky.

Come è iniziata la tua avventura nel porno?
Prima di iniziare a fare l'hard vero e proprio, avevo già avuto esperienze in spettacolini live in Austria e Germania. In quel periodo, nei primi anni 80, iniziava a diffondersi il porno al cinema e quello che mi ha cambiato la vita è stato l'incontro con un distributore di Torino che mi ha proposto di provare. 

E tu ti sei buttato in questa avventura facendo film per anni all'insaputa di quella che allora era tua moglie...
Ho iniziato di nascosto perché è tabù oggi, figuriamoci cosa poteva essere trent'anni fa. Era difficile da spiegare sia a mia moglie che alla società in generale. Diciamo che in Italia praticamente non esistevano attori. Gli unici, a parte in America, venivano da Svezia, Francia, Germania. Essendo stato uno dei primi ho chiaramente fatto clamore.

(Clicca e continua a leggere l'intervista. Malone parla delle sue pornodive preferite e di come oggi il porno sia decaduto, tra stelline effimere e attori che fanno uso di "aiutanti"...)



Tu hai attraversato tutta la storia del porno italiano. Quali differenze ci sono tra l'età d'oro e la situazione attuale?
 
Intanto in quel periodo, sia gli attori che tutto lo staff tecnico che stava dietro le cineprese erano dei superprofessionisti. Si girava in 35mm e c'erano tecnici che lavoravano nel cinema professionale. Si diceva che il porno aveva salvato un sacco di posti di lavoro. Sicuramente ha dato una grossa mano all'industria del cinema.

Poi è arrivato il video digitale...
Sì, e con esso è cambiato tutto. E' molto più facile lavorare oggi. Con la pellicola o funzionavi o ti buttavano fuori perché i costi erano altissimi, quello della pellicola era il 50-60% del costo del film. Oggi che i costi sono ridotti a zero sono subentrati tutti questi pseudo-registi e la qualità è andata a farsi benedire.

E sul fronte degli attori invece?
Sicuramente quando abbiamo iniziato noi non c'erano tutti gli aiutini di oggi. Oggi si pompano in maniera bastiale con pilloline, punturine, viagra... E' facile far l'attore adesso. Non a caso per anni siamo stati praticamente cinque o sei in Europa e poi c'è stata l'invasione. All'epoca o c'eri o non c'eri. Poi bene o male un minimo di recitato e di storia si tentava di metterla dentro. Oggi i film che vanno di più sono i "gonzo" dove si susseguono scene di puro sesso: pochi convenevoli e poi via a trombare.

Avendole provate praticamente tutte, chi metteresti nell'Olimpo delle pornostar?
Faccio solo alcuni nomi: Tracey Adams, Moana Pozzi, Ilona Staller. Tutte attrici che sono rimaste nella storia. Oggi ci sono centinaia di ragazze, magari più belle di queste, ma non hanno personalità e carisma. Soprattutto con l'apertura dei paesi dell'Est la situazione è ingestibile. Non esiste più la pornostar, che la gente incontra e riconosce per strada, esiste l'attrice porno. Ormai fanno mezzo film e si spacciano per pornostar. Questi personaggi già a Ventimiglia non sanno più chi sono: all'epoca Ilona Staller o Moana le riconoscevano a livello mondiale.

Lo stesso vale per gli uomini?
Certo, non c'è più il personaggio carismatico come poteva essere Rocco Siffredi, o me o pochi altri. I nuovi che fanno questo mestiere sono praticamente degli invisibili perché sono centinaia. Pornodivo è una cosa, attore porno è un'altra. Per raggiungere lo status di pornodivo devi avere qualità diverse dalle semplici dimensioni. Ci sono alcuni, anche piuttosto noti oggi, che sono carini e simpatici ma di pornodivo hanno ben poco... al più sono attori porno che oltretutto si aiutano "artificialmente". Con le pillole è troppo facile, tutti possono fare il porno...

E in un mondo dell'hard con queste caratteristiche tu hai ancora il tuo spazio?
Faccio ancora qualcosa con produzioni adatte al mio personaggio, con un minimo di storia... C'è qualcuno in Francia, pochissimi in Italia. Ma purtroppo il mercato è quello che è. Internet per il nostro ambiente è stato devastante: fai un film e dopo due giorni lo trovi in Rete piratato. Nella mia carriera ho girato circa 2000 film senza contare assemblaggi fatti dai vari distributori, ma da sette o otto anni il lavoro è calato del 90%. Molti hanno chiuso bottega e chi vive solo di questo mestiere boccheggia: una volta si lavorava 25 giorni al mese per quasi 100 film all'anno. Con una produzione tedesca sono arrivato a fare sei film in sei giorni. Tempi che non torneranno più.

Massimo Longoni