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"Mi faccio in tre, sogno la musica"

A Space Scout il cantautore Bonazzi

Due incontri fortunati, l'amore per New York e tanta voglia di sbarcare il lunario.

Ecco il 26enne Nicola Bonazzi, professione: cantautore. Su MySpace ha un solo brano "Dirsi che è normale" che colpisce subito per timbro, testo e soprattutto arrangiamento. Volete sapere chi si nasconde dietro al suo progetto discografico? Celso Valli, noto arrangiatore che ha lavorato tra gli altri con Mina, Ornella Vanoni, Andrea Bocelli e Adriano Celentano.

Come hai incontrato Valli?
Casualmente. Avevo il mio demo e gliel'ho consegnato appena l'ho visto. Lui mi ha richiamato mostrandosi molto interessato al progetto. E' da qualche anno che lavoriamo con lui sul mio primo disco.

Sul tuo sito c'è una ballata tipicamente pop. Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo nuovo lavoro?
Vorrei metter dentro un po' di tutto dal rock 'spinto' al soul. Ma so che è solo un mio sogno poi al solito sono le case discografiche che dettano legge. Considerando poi che questo per la discografia non è proprio un buon momento.

Hai mai tentato la carta Sanremo?
Come no! Tramite l'Accademia di Sanremo nel 2002. Avevo un pezzo pianoforte e base, che oggi posso dire qualitativamente pessima. Non sono passato. Ma ci sono rimasto molto male.

Poi cosa è successo?
Io e Celso ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo rinchiusi in sala di registrazione. La difficoltà maggiore oggi è trovare un singolo che funzioni e che poi riesca a 'trascinarsi dietro' un disco vero e proprio.

Sei autore di tutte le tue canzoni?
Finora ne ho una settantina. E ho composto io sia musica che parole.

Di cosa parlano i testi?
Dell'amore e degli angoli della vita quotidiana.

Quali sono i tuori riferimenti musicali?
Sicuramente quelli che hanno una voce che riesca a darmi emozioni, su tutti Stevie Wonder. Tra gli italiani c'è Carmen Consoli che peraltro conosco...

Siete amici?
Sì.

E come vi siete conosciuti?
L'ho letteralmente 'perseguitata' anni fa quando aveva appena iniziato la sua carriera. Lei si è fermata a parlare con me e una cosa tira l'altra siamo rimasti in contatto.

Che consigli ti ha detto?
Scrivere, scrivere, scrivere e crederci tanto.

Su Youtube c'è un video in cui hai ricantato "Non ti scordar mai di me". Un salto nel buio.
(Ride; ndr) E' nato tutto per caso. Ho cercato di sfruttare la popolarità di un pezzo ricantandolo.

La musica è la tua unica attività?
No è la terza. Lavoro come factotum e soprattutto come cuoco alla Locanda delle rose di Bologna. Poi sono anche Sociologo, spero di poter ottenere una borsa di studio come ricercatore.

Dichiari sul tuo Myspace l'amore per New York, come mai?
Sono stato spesso lì, circa sei mesi, per la mia tesi ma è una città veramente in cui ti può capitare di tutto.

In che senso?
Se prendi una chitarra ti metti in un angolo e canti, vieni rispettato. Le persone si fermano e ti applaudono. Insomma l'arte della musica viene rispettata. Cosa che in Italia non accade. E infatti ogni volta che tornavo qui per me è stato un vero trauma!

Andrea Conti