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Capossela canta l'amore e i calzini

Lʼartista e il nuovo disco "Da Solo"

"Nel paradiso dei calzini/ si ritrovano uniti e vicini/ nel paradiso dei calzini/non c'è pena se non sei con me".

Ecco l'amore per Capossela. Il brano è nel nuovo album "Da Solo" che arriva a tre anni dal suo ultimo lavoro di studio, "Ovunque proteggi" (disco di platino con 80mila copie vendute). Il cantautore non solo percorre i temi epici che hanno caratterizzato la sua scrittura ma scaglia anche l'attacco all'America in "Lettera ai soldati".

Ma gli States sono anche citati in “Vetri appannati d’America”. Il cantautore non le manda certo a dire definendo il grande Paese "un grande magazzino, un grande mall che trasforma tutto, le vite dei suoi cittadini per primi, in mercificazione, in grande distribuzione. Nel ribollire apparente dell’informazione è il suo silenzio senza rimedio". Ma è soprattutto contro la guerra che si scaglia Capossela. Una battaglia senza fine quella in Iraq che porta alla morte definita in maniera cruda: "Un’esplosione quando non te l’aspetti e pezzi di carne e macelleria".

Un album concepito per parlare anche della distanza, delle delusioni personali e anche dalla clandestinità (come recita il singolo in rotazione "In Clandestinità") con cui si scappa da se stessi. Ma attenzione "non è un disco malinconico, non c’è piagnisteo". L'artista dice che questo album è vero che si intitola "Da Solo", ma assicura di essere stato "mal accompagnato" per tutto il tempo della creazione.

In effetti la compagnia non è mancata a Capossela. Ad esempio i Calexico con le "loro camicie a quadri", la band di Joey Burns e John Convertino che ha suonato con Vinicio nel brano “La faccia della terra”, registrato nel marzo 2008 a Tucson da JD Foster. E rimanendo sempre in America l'artista si dice molto legato al brano che chiude la tracklist dell'album “Non c’è disaccordo nel cielo”. La base musicale è rimasta intatta, quella di un vecchio inno composto nel ’14 da Frederick Martin Lehman: "Pare che abbia scritto questo brano -rivela Vinicio -  mentre si trovava in gravi ristrettezze economiche".

In effetti "Da Solo" inizialmente è nato in solitudine. Nella casa di Vinicio vicino la Stazione Centrale di Milano. Poi il cantautore confessa di aver avvertito la necessità di arricchire la sua musica con altri strumenti. Ed è per questo che si è trasferito con i suoi musicisti al Lago d'Orta, dove una notte si è emozionato. "Stava finendo l'inverno - racconta - e chissà perché la notte aveva deciso di farci un regalo. D'un tratto una luna enorme si specchiava sulle acque fredde del lago e intorno un silenzio irreale. Era la natura che parlava". E forse, in quel momento, Capossela non si è sentito poi così solo...

Andrea Conti