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Venezia, stampa applaude Crialese

In gara con "Nuovomondo"

Occhi puntati sul secondo film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia: "Nuovomondo" di Emanuele Crialese.

La storia è ambientata agli inizi del Novecento, una famiglia siciliana lascia tutto e parte alla volta dell'America. Un viaggio fatto di sogni di speranze fino all'arrivo nella terra del sogno e l'umiliazione. Al termine della proiezione la stampa ha tributato un lungo applauso al film.

"È un film che fruga nella memoria di uomini d'altri tempi, - ha detto il regista - nella potenza dei loro sogni, nella forza delle loro visioni. È la storia di un viaggio come percorso metamorfico, l'uomo antico si trasforma nell'uomo moderno, recide le sue radici, lascia la terra, si allontana dalla natura per diventare un uomo del Nuovomondo".

La pellicola parte dalla decisione che cambierà la vita della famiglia Mancuso: scegliere di lasciarsi il passato alle spalle e iniziare una vita nuova nel Nuovo Mondo. Salvatore vende tutto per portare i figli e la vecchia madre in un posto dove ci sarà più lavoro e più pane per tutti. Salvatore Mancuso, è uno delle migliaia di emigranti italiani che misero in gioco tutto. Non è un eroe, è un uomo semplice, ma guidato da una lucida consapevolezza che lo spinge ad affrontare il lungo e pericoloso viaggio attraverso l’oceano, per giungere a New York agli albori del XX secolo. Non va in cerca di grandi fortune, né di gloria.

Trovare un lavoro e una casa per i suoi familiari sono il suo unico obiettivo. Una sottile e allo stesso tempo fitta atmosfera di mistero avvolge l’intero viaggio: dai riti prima della partenza, alle cure che la madre di Salvatore riserva agli abitanti del villaggio affetti da strane patologie, riconducibili ad arcane presenze e spiriti, che da sempre accompagnano la vita dei contadini siciliani. Niente spaventa i Mancuso, nemmeno le minuziose analisi fisiche e psicologiche a cui gli immigrati dovevano essere sottoporsi una volta sbarcati, che sentenziavano il diritto a rimanere nel Nuovo Mondo o l’obbligo a tornare nel Vecchio.