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Roma, morto il regista "Pipolo"

Costituì celebre coppia con Castellano

E' morto a Roma Giuseppe Moccia, in arte "Pipolo", regista di cinema e tv diventato famoso in coppia con "Castellano", che era scomparso nel 1999 e con cui formavano appunto la ditta "Castellano&Pipolo".

La coppia fu artefice di numerose commedie di cassetta tra gli anni 70 e 80. I funerali si terranno martedì a Roma, alle 11, nella chiesa di San Francesco D'Assisi a Monte Mario.

Giuseppe Moccia, nato a Viterbo nel 1933, era entrato nel mondo del cinema alla fine degli anni 50, lavorando con i maggiori protagonisti della commedia italiana, a partire da
Totò. Alla fine di luglio avrebbe dovuto presenziare a una serata in suo onore all'Isola del cinema, ma aveva declinato l'invito perché non stava bene. Aveva anche scritto un nuovo film, ancora non realizzato.

La "ditta" cinematografica "Castellano & Pipolo" - composta da Giuseppe Moccia con Franco Castellano (morto nel 1999) - ha al suo attivo un centinaio di film, di cui ha firmato sceneggiatura e regia. I maggiori successi, dietro la macchina da presa sono arrivati tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80, quando, dirigendo pezzi da novamta come Adriano Celentano, Renato Pozzetto e Diega Abatantuono, firmarono una serie di film campioni di incasso. 

"Zio Adolfo in arte Fuhrer" (con Adriano Celentano, 1978), "Mani di velluto" (protagonista ancora il "molleggiato" assieme a Eleonora Giorgi, 1979), ma soprattutto "Il bisbetico domato" (sempre con Celentano affiancato da Ornella Muti, 1980), "Mia moglie e' una strega" (con Renato Pozzetto e la Giorgi, 1980), "Asso" e "Innamorato pazzo" (con Celentano spalleggiato da Edwige Fenech nel primo e dalla Muti nel secondo, entrambi del 1981).

E poi "Attila flagello di Dio", con Diego Abatantuono, film all'epoca stroncato dalla critica in maniera impietosa ma divenuto con gli anni vero e proprio cult. Dopo "Grand Hotel Excelsior" (con un supercast comprendente Celentano, Enrico Montesano, Carlo Verdone, Eleonora Giorgi e Diego Abatantuono) nel 1982, arrivarono "Segni particolari: bellissimo" (1983), ultimo vero blockbuster di Celentano prima del flop di "Joan Lui" e "Il ragazzo di campagna" (protagonista Renato Pozzetto, 1985).

Ultimo acuto della fortunata coppia, fu "Grandi magazzini", datato 1986, con un 'parterre' di grandi firme composto da Enrico Montesano, Nino Manfredi, Laura Antonelli, Renato Pozzetto, Lino Banfi, Massimo Boldi, Paolo Villaggio, Ornella Muti, Michele Placido, Christian De Sica, Serena Grandi.