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Scala, Salieri inaugura la stagione

Il 7 dicembre con "Europa riconosciuta"

Il Sovrintendente Fontana, il Maestro Muti, il Sindaco Albertini e il Direttore Meli hanno presentato la Stagione 2004-2005 del Teatro La Scala, che riaprirà il 7 dicembre con "Europa riconosciuta" di Salieri, l'opera che inaugurò il Teatro nel 1778.

"E' tutto pronto - ha dichiarato Muti - dobbiamo riempire questo luogo di idee e lì i problemi si complicheranno".

La conferenza stampa di presentazione della nuova Stagione si è tenuta nel retropalco del Teatro ancora in fase di costruzione. Il cartellone si articolerà in 12 titoli d'opera, di cui 4 nuove produzioni, e 8 i titoli di Balletto, di cui 3 nuovi allestimenti. In totale le rappresentazioni saranno 185, di cui 118 d'opera e 67 di Balletto. I Concerti Sinfonici saranno 16, i Concerti Straordinari 7 e 9 le restanti manifestazioni, incluse quelle di "Invito alla Scala", per un totale di 217 manifestazioni.

Sia il Sindaco Albertini che Fontana hanno espresso l’emozione di trovarsi sul palco del Teatro in veste ufficiale per annunciare la prossima chiusura dei lavori. “E’ stupefacente la rapidità con cui si sono svolti i restauri  – ha dichiarato Fontana – ho assistito personalmente nell’ottobre del 1990 alla formazione della Commissione per lo studio del rinnovamento della Scala, voluta dall’allora sindaco Pillitteri, ho seguito così passo dopo passo l’evoluzione del cantiere fino ad oggi”.

Alcune polemiche sono nate in seguito alla decisione tecnica del Sovrintendente di dividere la Stagione scaligera tra il Teatro degli Arcimboldi e La Scala, “quella del 7 dicembre – ha sottolineato Fontana - non è una falsa inaugurazione. Ho voluto che il Piermarini e gli Arcimboldi procedessero parallelamente perché gli scenografi quest’anno dovranno perfezionare alcuni aspetti tecnici del palco”. Il Maestro Muti ha subito dichiarato di essere “contrario alle celebrazioni pompose, ma i fatti sono innegabili. Il restauro della Scala è il frutto della sinergia di capacità tecniche e lungimiranza. Il Teatro della Scala sarà più nuovo e antico allo stesso tempo perché sono stati recuperati degli elementi architettonici del ‘700”. Il Maestro si auspica, come anche il Direttore della Divisione Teatro alla Scala Mauro Meli, che la Scala aumenti il bacino degli abbonati, attualmente sono 5mila ma l’obbiettivo è 15mila, e il numero di recite delle Opere. “A Vienna si fanno in media 150 recite – ha dichiarato Muti – qui in Scala per la Stagione 2004-2005 passeremo dalle 80 recite a 118, ma possiamo anche farne di più”.

Muti ha scelto l’opera di Antonio Salieri non solo perché ha inaugurato la Scala nel 1778: “Credo che il repertorio di Salieri sia straordinario sia per le armonie che per la complessità orchestrale, non ha nulla da invidiare a Mozart. Per questa rappresentazione ho voluto il binomio di due registi Ronconi e Pizzi. Entrambi si occuperanno delle scenografie e costumi. Ho lavorato con entrambi negli anni ’70 in "Orfeo ed Euridice" di Gluck, che fu una rivoluzione per il Teatro mondiale, in “Nabucco”, la “Norma” e tante altre opere”.

Il Maestro ha svelato anche qualche chicca sulla spettacolarità di “Europa riconosciuta”: “Il primo atto si apre con una gigantesca tempesta. Ronconi ha voluto ottimizzare il nuovo grande spazio del palcoscenico per un effetto scenico molto bello. Ci sarà una nave in mezzo alla tempesta che lentamente procederà dal fondo del palco fino alla platea. Inoltre alla fine del primo atto sarà inserito un ‘divertissement’ di danza. Visto il grande successo che ebbe Salieri a suo tempo con questa opera, il compositore decise di creare tre balletti da inserire tra un atto e l’altro. Purtroppo sono andati persi, ne abbiamo recuperato uno a Vienna e abbiamo voluto inserirlo. Non sappiamo se fosse proprio quello che i milanesi videro nel 1778 ma è sempre una creazione del Maestro affine allo stile di ‘Europa riconosciuta’”.