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Sean Connery, paura per il morbo di Alzheimer

Secondo lʼamico Michael Caine, lʼagente 007 più famoso di sempre non avrebbe più "il controllo delle sue facoltà". Ma il portavoce di Connery parla di "dichiarazioni travisate"

Ap/Lapresse

Sean Connery, lo 007 per eccellenza della storia del cinema sarebbe affetto dal morbo di Alzheimer. A dare la notizia, senza però citare esplicitamente la malattia, è il suo amico e collega Michael Caine, secondo il quale l'attore scozzese, 83 anni, "perde sempre più spesso la memoria" e "non ha più il controllo" della sua vita. L'agente di Connery però parla di "dichiarazioni travisate" e smentisce l'ipotesi di malattia.

A raccogliere le dichiarazioni di Caine era stato il tabloid tedesco "Bild am Sonntag", il cui articolo (nel quale la parola Alzheimer non compare mai, a differenza di ciò che accade le titolo...) è stato subito ripreso dai media di tutto il mondo.

L'ultimo film di Connery è del 2003 e l'attore non rilascia più interviste da molto tempo. Si è ritirato a vita privata, facendo la spola tra la Spagna e New York, e non vede neanche più nessuno tranne qualche amico di vecchia data come il collega inglese Michael Caine, con il quale ha stretto una lunga e importante amicizia da quando lo incontrò sul set negli anni 70.

Secondo il giornale, ad aprile Connery è stato visto girare con lo sguardo assente per le strade di Manhattan e "forse non sapeva neanche dove si trovasse: gli amici raccontano che perde sempre più spesso la memoria e si dimentica in continuazione dove si trova". Fondamentale per lui è l'aiuto della moglie, Micheline Roquebrune (di 77 anni), la quale viene sempre più spesso avvertita che il marito si è smarrito e se lo deve andare a riprende da qualche parte.

L'agente di Connery, Nancy Seltzer, ha bollato la cosa come "ridicola e senza senso", dicendosi sicura che le parole di Michael Caine siano state travisate. L'attore dal canto suo tace e, forse, si gode con una risatina il suo volontario esilio dalla vita pubblica.