I momenti bui, l'infanzia passata tra contratti da rispettare e avvocati, la lotta contro la bulimia e la depressione.
Ambra Angiolini si svela senza segreti a "Gioia".
Da vent'anni sulla breccia, tra televisione e cinema, l'attrice ripercorre le tappe della sua carriera, a cominciare dalle fragilità: "Mi sono sentita dire che non servivo più".
Fino al ritorno al successo: "Non mi manca niente, Sono dove voglio essere.
Ho la sicurezza, l'amore folle".
"Ma non è sempre stato così - racconta Ambra - ho attraversato periodi lottando contro la bulimia e la depressione. A 14 anni, quando i miei coetanei andavano a scuola e alle feste con gli amici, io già avevo a che fare con contratti, avvocati, regole da rispettare. Una vita infernale, ti credi indispensabile, salvo poi capire che sei sostituibile come chiunque altro".
Poi la Angiolini l'ha imparato sue spese: "Un giorno mi hanno detto 'Tu non ci servi più'... I passaggi a vuoto sono i più utili per quanto mi riguarda. Dopo il grande successo di 'Non è la Rai' e tutto quello che è venuto dopo, 'Sanremo', Baudo, la regressione assoluta. La gente si era dimenticata di me. E io ero troppo fragile come personaggio. Non avevo consistenza. Mi sentivo portavoce di qualcosa che non era farina del mio sacco".