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Ivano Fossati con Genova nel cuore

Il cantautore mette a segno il sold out per la prima tappa a Milano

Ufficio stampa

Una locanda segnata da separè, lampade al soffitto e sullo sfondo il mare, quello ritratto dalla copertina ditgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/1023243/fossati-liberta-e-non-rinunciare-al-mare.shtml"> "Decadancing". Ivano Fossati ha invitato i milanesi nel suo locale ricco di musica per la prima tappa del tour agli Teatro degli Arcimboldi sold out. "Ero felice di preparare questo tour ma i fatti di Genova ci hanno turbati", rivela il cantautore. In sala gli amici Fabio Fazio, Lella Costa, Daria Bignardi e Loredana Berté.

Un concerto che scorre per due ore e mezza con 26 brani in scaletta tra le note e le parole di uno dei cantautori più amati in Italia. Dato confermato da un gremitissimo Teatro degli Arcimboldi, viste le richieste sono state fissate dal management F&P altre due tappe nella capitale meneghina il 19 dicembre e l'appuntamento finale del tour il 25 febbraio 2012. Da segnalare l'ottima qualità del suono curata da Marti Jane Robertson e le luci calde di Jo Campana. Ivano Fossati è in gran forma e sembra per ora lontano il momento del suo ritiro dalle scene.

Tra le canzoni in scaletta "Stella Benigna" tra chitarra e flauto, la storia di una studentessa irachena che fugge dal suo Paese per raggiungere la Francia e insegnare. Più intimo con l'accompagnamento del pianoforte "Settembre", "Lindbergh" e "Mio fratello che cambi il mondo" che viene puntellato dalla chitarra. Con "L'amore fa" torna prepotente la band e le luci diventano psichedeliche sulle note de "La Crisi" a tutto rock.

Fossati si trasforma quasi come un attore seduto su uno sgabello per "raccontare" "L'orologio americano" - con percussioni e fisarmonica - e "Carte da decifrare". Tripudio di chitarre elettriche per "La musica che gira intorno". Ancora il pianoforte per intonare la breve ma intensa "Tutto questo futuro" fino alla prima e vera standing ovation della serata per una delle canzoni più belle del repertorio italiano "C'è Tempo", interpretato anche da Fiorella Mannoia. Si parla anche di "speranza, una speranza per il futuro. Ho fatto questo album Decadancing - spiega il cantautore - proprio per invitare gli altri ad andare avanti" e spazio a "I treni a vapore". Due i bis di cinque brani tra cui "La costruzione di un amore" perlopiù parlata, ma vengono alla mente il ricordo e l'intensità dell'interpretazione di Mia Martini che fece suo il brano. Della ricca scaletta sono state inserite "solo" tre canzoni dall'ultimo album "Decadancing".

I musicisti che accompagnano Fossati sul palco sono: Pietro Cantarelli (produzione artistica e arrangiamenti, pianoforte, tastiere, Hammond, chitarre elettriche, fisarmonica e voce), Claudio Fossati (batteria e percussioni), Riccardo Galardini (chitarre acustiche, nylon, elettriche, mandola), Fabrizio Barale (chitarre elettriche e acustiche, voce), Max Gelsi (basso elettrico e acustico) e Martina Marchiori (violoncello, fisarmonica, organetto, tastiere, percussioni). Per tutte le tappe del tour consultare www.fepgroup.it