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Suraci: "Ecco com'è nato il fenomeno Modà"

Lʼamministratore unico dellʼetichetta indipendente Ultrasuoni spiega le ragioni del successo

L'etichetta indipendente Ultrasuoni compie un anno e ha all'attivo il successo dei Modà.

"E' dipeso da canzoni, radio e distribuzione indipendente", dice Lorenzo Suraci amministratore unico di Ultrasuoni. Alta la tensione tra major e radio per i diritti Scf (raccolta dei compensi per l'utilizzo in pubblico di musica registrata): "Le case discografiche spieghino agli artisti che fine fanno i soldi che hanno intascato in questi anni con Scf".

Quando è nata l'etichetta indipendente Ultrasuoni?
L'idea di Ultrasuoni è nata nell'aprile di due anni fa dopo una telefonata con i colleghi di Radio Italia e Rds. Avevamo pensato di unirci e credere in una idea che fosse buona e anche forte, in un momento in cui la discografia patisce la crisi. Era un modo per dimostrare che potevamo farcela lo stesso nonostante tutto. Così abbiamo lavorato al progetto dei Modà: 'Sono già solo' e 'La Notte' sono state delle hit importanti.
 
Il segreto del loro successo?
Sicuramente la lunga gavetta anche se non è un mistero che Kekko prima che li prendessimo noi stava seriamente pensando di mollare tutto. Ma direi anche che il progetto dei Modà è piaciuto grazie anche all'apporto del produttore artistico Brando, la sua "mano" si sente...
 
In una nostra intervista Ferdinando Salzano, manager di Friends and Partner, ha detto che i Modà però erano stati 'scartati' da altre Major prima di passare ad Ultrasuoni, le risulta?
Per niente. Credo addirittura che a loro l'idea della major non sia neanche minimamente venuta in testa. Detto questo, loro sono passati sotto le etichette New Music e Carosello. Poi è subentrata Ultrasuoni con un direttore artistico e radiofonico determinante ed è anche vero che il loro successo è stato frutto dei passaggi radio. Poi abbiamo portato i ragazzi a Sanremo, quando solo fino all'anno precedente per loro sembrava un mondo chiuso, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
 
Perché ha creduto nei Modà?
La voce di Kekko è molto interessante e non ce ne sono molte come lui in giro. Faccio questo mestiere dal 1970, ero un impresario proprio come Salzano, e sono sempre stato sensibile alla musica. I ragazzi si esibivano tra Milano e Bergamo riempendo tutti i locali in ogni tappa. Sono stato invitato ad ascoltarli, una sera sono andato e confesso che non conoscevo neanche una loro canzone ma l'impatto è stato forte.
 
Come mai?
E' stato stupefacente vedere i loro fan come erano coinvolti e come cantavano le loro canzoni, fino all'ultima parola. Era il chiaro segnale che qualcosa c'era. Quindi non credo che come dice Salzano le major fossero interessate e se fosse stato così perché questi ragazzi ancora non erano venuti "fuori"? E' facile parlare quando una band ha successo... Ma non voglio fare polemiche.
 
Successo cui ha contribuito il distributore indipendente Artist First, che ha appena scritturato Afterhours e i Nomadi.
Certamente. La major non dà nulla all'artista sia dal punto di vista artistico che professionale. Con Artist First per il progetto Modà abbiamo immesso sul mercato 300mila copie autentiche di cui oltre 200mila sono state già scontrinate. Tutto documentato e certificato. Numeri veri e non come quelli che talvolta sentite in giro. Pensiamo al prodotto non per riempire lo spazio ma per soddisfare anche chi ascolta musica, sin dal prezzo. 'Viva i Romantici' infatti è in vendita a 12,90 euro.
 
Come si pone nei confronti della tensione tra Consorzio Fonografici SCF (riunisce la major discografiche) e le radio? La SCF chiede di alzare i diritti fonografici dall'1 al 4% secondo media europea. 
La causa ancora è in corso e molto lunga. Ma faccio solo una domanda: le major che si intascano il 50% degli incassi per legge, quanta percentuale ne versano agli artisti? Rispondano in maniera chiara.
 
Ha in cantiere un altro progetto?
Sì, il rilancio di Edoardo Bennato, è una mia libidine!
 
Ma non aveva anche pensato al rilancio di Luca Dirisio?
Dopo due singoli andati male ho deciso di lasciar stare.