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Addio a Malcolm Young, lʼanima degli Ac/Dc

Lʼannuncio sulla pagina Facebook della band di cui era co-fondatore con il fratello Angus: il chitarrista soffriva di demenza, aveva 64 anni

Addio a Malcolm Young, lʼanima degli Ac/Dc - foto 1
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"Oggi è con profonda tristezza che Ac/Dc deve annunciare la morte di Malcolm Young.

Malcolm, insieme ad Angus, è stato il fondatore e creatore di Ac/Dc. Con grande dedizione, era la forza trainante della band". Così la pagina Facebook della band annuncia la morte del musicista. "Come chitarrista, compositore e visionario, era un perfezionista e un uomo unico", spiegano ancora su Fb. Era nato il 6 gennaio del 1953 a Glasgow, nel Regno Unito.

Gli Ac/Dc sono stati la sua vita: ha cominciato insieme al fratello quando aveva 20 anni e prima dell'arrivo di Bon Scott. Malcom fondò il gruppo insieme ad Angus nel 1973. Suonava la chitarra ma aveva scelto un ruolo meno esposto dell'indemoniato teppistello vestito da scolaro che spara assoli taglienti: Malcolm era un chitarrista ritmico che teneva insieme la band. Era uno specialista di riff e accordature aperte, molto stimato nel mondo dei chitarristi, con un approccio in qualche modo accostabile a quello di Keith Richards, che infatti lo rispettava. Dietro il format così essenziale, implacabile, riconoscibile, di una band che da più di 40 anni è una leggenda del rock di matrice heavy, c'è proprio Malcolm che ha condiviso molte le pagine, quelle tragiche come la morte di Scott, come quelle trionfali, a cominciare da "Back in Black" (il celeberrimo riff della title track è opera sua), uno degli album più venduti della storia e, fin dal primo album, "High Voltage" del 1975, è coautore di tutti i brani della band fino a "Rock or Bust" del 2014.

 

Il suo ultimo concerto è stato a Bilbao, nel giugno 2010. Nel 2014 Malcolm si ritirò a vita privata per un principio di demenza. Da allora era ricoverato in un centro specializzato in una città australiana. I suoi ultimi anni sono stati un vero e proprio calvario. Prima, alla fine del "Black Ice Tour", nel 2010, la diagnosi di un cancro al polmone, che ha costretto a un'operazione di urgenza. Poi problemi cardiaci gravi hanno richiesto l'installazione di un pacemaker. Infine il drammatico insorgere di una forma di Alkzheimer che lo ha fatto scivolare nella demenza senile, quando già aveva abbandonato l'attività musicale.

 

"La sua lealtà verso i fan era ineguagliabile - dice il fratello Angus nel post - Come suo fratello e' difficile esprimere a parole ciò che ha significato per me durante la mia vita, il legame che avevamo era unico e molto speciale. Si lascia dietro un'enorme eredità. Malcolm, lavoro ben fatto".