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"Giffoni", Frank Matano: "Nel prossimo film avrò a che fare con un gorilla"

Tra i protagonisti del terzo giorno della kermesse anche Francesco Scianna e Diana Del Bufalo

ipa

Salta, sorride, scherza e fa selfie con il pubblico. Nella terza giornata del Giffoni Film Festival tra i protagonisti più attesi c'è lui Frank Matano, che in questi giorni è impegnato a Salerno sul set della nuova commedia di Luca Miniero, con cui aveva già girato "Sono tornato".

"Questo nuovo film non ha ancora un titolo definitivo. Posso dire solo che mi ritrovo dentro casa un gorilla e devo riuscire a gestirlo, perché lui fra quattro mura non sta proprio a suo agio". Nel cast anche Cristiana Capotondi, Francesco Scianna e Diana Del Bufalo.

"La storia l'ha scritta Luca, è molto divertente", ha detto l'attore all'ANSA: "Lui mi fa ridere tanto e anch'io penso di essergli simpatico, sul set ci divertiamo moltissimo". Matano che si dice da sempre fan delle scimmie ("vedo un sacco di loro video") all'inizio ha anche chiesto se avrebbe interagito con un gorilla vero: "Poi ho capito di no, perché non sono noti per professionalità e puntualità. I produttori sono andati in Inghilterra a reclutare un signore, Peter che proprio di mestiere fa il gorilla, con un costume speciale. Lui sul set sta lì dentro e non vede niente perché la testa è robotizzata.

Durante le pause s'arrabbia perché vorrebbe uscire e prendere un po' d'aria" scherza. Matano tornerà anche in tv come giudice di Italia's got talent (stanno registrando le puntate della nuova edizione), dove ci sono, con lui e Bisio, le new entry in giuria di Mara Maionchi e Federica Pellegrini.

Matano si sofferma poi a parlare di Internet e di social, lui che proprio sul web ha fatto il suo debutto: "Internet è il modo di comunicare che mi piace di più. Sul web decidi tu e paghi di ogni scelta le conseguenze. Dà la possibilità anche alle persone timide di esprimersi, ti libera dalla paura. Il cinema però è più appagante, ti legittima, anche all'esterno, gli altri capiscono che quello che fai è un lavoro vero". In questi tempi di grande violenza sui social però "internet è diventato un campo minato. Rispetto alla comicità cerco di ignorare certi commenti. Quando fai le battute è molto difficile non offendere nessuno, ma se la comicità è scritta nel modo giusto deve passare, non dobbiamo essere censurati". Il suo stile lo definisce "infantile ma pensato da un adulto. Un vero comico per me è quello che trova facilmente il bottone nella testa per far ridere".

Fra i comici italiani emergenti di oggi, lui non ama l'eccesso di black humour: "che è un po' una moda. Si perde la verità, se quello che dici non ti appartiene. Uno invece realmente bravo nel black humour è Checco Zalone, che ammiro molto. Sono sicuro che nel prossimo film ce ne sarà tanto di umorismo nero".