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"Aspettando Mr. Fox", in teatro la pièce che guarda a Tarantino

Dopo il debutto a Bergamo e il tutto esaurito al Franco Parenti di Milano, lo spettacolo messo in scena dalla compagnia Les Moustaches si prepara a girare lʼItalia

Cosa succede se si mischiano l'hard boiled americano, il noir violento alla Quentin Tarantino e il "teatro a orologeria" di David Mamet? Ne esce "Aspettando Mr.

Fox", una pièce messa in scena dalla compagnia Les Moustaches. "E' uno spettacolo che lavora sull'attesa - spiega il regista e autore Alberto Fumagalli -. Nei pensieri, nelle parole, nelle relazioni di chi è costretto ad aspettare capita di tutto".

La vicenda è ambientata negli Stati Uniti nei primi anni Duemila. Dopo un colpo, tre criminali si rifugiano in un ristorante giapponese, loro ritrovo abituale. Aspettano che il quarto componente della banda li raggiunga. Le loro psicologie instabili verranno messe a dura prova dalla lunga attesa e dai giochi di potere che nel frattempo si sviluppano oltre le quattro mura del locale. Lo spettacolo ha debuttato a Bergamo poco prima di Natale ed è già passato da Milano con un tutto esaurito al Franco Parenti. Ora si prepara a girare l'Italia.

Quasi tutti i componenti dei Les Moustaches abitano a Fara Gera d'Adda, nella Bergamasca, un paese di 8mila abitanti. Da Bergamo e provincia sono partiti alcuni nomi importanti del palcoscenico italiano, come Elio De Capitani, Giulio Bosetti, Alessio Boni. Un buon auspicio per una compagnia dall'età media tra le più basse nel panorama delle compagnie teatrali professionistiche italiane. Per lo spettacolo "Aspettando Mr. Fox" è di 21,3 anni. Il meno giovane della formazione è proprio Alberto Fumagalli, classe 1990, che dirige la Compagnia dopo averla fondata nel 2012. "Per noi è uno spettacolo davvero importante - spiega -. In certe sue componenti, è un lavoro molto diverso da quanto che abbiamo realizzato fin qui. Anche se continuiamo a perseguire l'idea del palcoscenico come intrattenimento di qualità, Fox è il salto carpiato che vogliamo tentare, con un po' di azzardo ma anche con consapevolezza. E con cui proviamo a stupire in positivo il nostro pubblico e a conquistarne di nuovo".

"Boris, Charlie e Philemon sono innamorati, tristi, eccitati, preoccupati, arrabbiati, simpatici, affettuosi, violenti... - racconta il regista -. E soprattutto, forse non del tutto consapevolmente, durante il lungo aspettare i tre hanno paura: che Fox non arrivi oppure che, al contrario, si presenti al locale. Perché sanno che il suo ritardo può essere motivato in un modo soltanto. È successo qualcosa di grave. Facilmente una tragedia. È probabile che insieme a Fox arrivi anche un tragico finale di partita, una violenta resa dei conti".

LE PROSSIME DATE
21 gennaio - Auditorium il Piccolo, Terni
28 gennaio - LaMegaDitta, Basiano
26-30 aprile - Teatro l'Aura, Roma
14 maggio - Teatro Filodrammatici, Treviglio