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"Aperitivo in Concerto", il jazz torna protagonista al Manzoni

Dal 30 ottobre prende il via la trentaduesima edizione a Milano: previsti 12 concerti

Il jazz e i linguaggi che da esso hanno tratto modelli e ispirazione continuano a essere il fulcro per la trentaduesima edizione di "Aperitivo in Concerto", la rassegna promossa da Mediaset e Infinity in collaborazione con Peugeot Italia e Imetec al Teatro Manzoni di Milano.

La stagione 2016-2017 punterà i riflettori sulla musica improvvisata e sulle sue molteplici declinazioni: sono in programma dodici concerti, con partenza il 30 ottobre.

Rilettura e aggiornamento delle tradizioni e spettacolarità sono i temi centrali per la scelta dei protagonisti da parte della direzione artistica di Gianni Morelenbaum Gualberto. Il jazz, d'altra parte, è un genere musicale che ha mantenuto intatto fino ad oggi il suo legame con la propria tradizione anche più lontana, così altri linguaggi che dall'improvvisazione hanno preso le loro mosse, conservando un dialogo con le proprie radici.

Il calendario verrà inaugurato il 30 ottobre con il concerto d'apertura affidato allo SF Jazz Collective, ensemble composto da alcuni fra i più brillanti e giovani esponenti dell'improvvisazione africano-americana, che dedicheranno un personale omaggio a Miles Davis. La spettacolare orchestra guidata dal trombonista Avi Lebovich, con i migliori solisti israeliani, sarà di scena il 13 novembre in una formula che rilegge e aggiorna il linguaggio mainstream delle big band degli ultimi trent'anni.

Si prosegue il 20 novembre con un progetto future-jazz del trombettista norvegese Nils Petter Molvæer coadiuvato dalla più importante seziona ritmica degli ultimi 40 anni: i giamaicani Sly Dunbar e Robbie Shakespeare. Il 27 novembre sarà la volta dell'Alexander Hawkins Ensemble che esploreranno l'improvvisazione da un punto di vista più sofisticato. Il pianista Frederic Rzewski porterà al teatro milanese le sue "36 Variations" on "The People United Will Never Be Defeated!", rielaborazione della celebre composizione popolare cilena "El Pueblo Unido Jamás Será Vencido".

Sotto le feste natalizie, quest'anno toccherà alla voce di Ester Rada l'11 dicembre allietare il pubblico. L'interprete etiope-israeliana propone un approccio inusuale unendo l'estatica intonazione religiosa alle influenze di cantanti come Nina Simone, Ella Fitzgerald, Lauryn Hill, Jill Scott. Il 15 gennaio si celebrerà l'incontro tra la molteplicità di linguaggi e tradizioni con protagonisti il pianista Vijay Iyer e il guru della tromba Wadada Leo Smith.

Il 22 gennaio Joseph Daley Tuba Trio presenterà una serie di composizioni basate sulla drammaticità del blues e degli inni religiosi africano-americani. Una produzione ideata da "Aperitivo in Concerto" ricorda invece la figura di John Coltrane nel cinquantesimo anniversario della morte: Roscoe Mitchell, protagonista del leggendario Art Ensemble of Chicago, si presenterà il 29 gennaio con il suo sestetto. Per la prima volta in Europa, l'Industrial Revelation porterà il 26 febbraio un personale lirismo chiaroscurale accompagnato dal performer teatrale Okanomodé Soulchilde.
Il 5 febbraio sarà la volta del concerto del contrabbassista Omer Avital, israeliano di origini marocchine-yemenite trapiantatosi da anni a New York, che sceglie invece la strada dell'improvvisazione come strumento di riunificazione fra popoli diversi, culture e tradizioni.
La chiusura della rassegna è affidata a Daniel Zamir, il 5 marzo. Il virtuoso del sassofono soprano scoperto da John Zorn, che lo ha più volte ospitato nella sua etichetta discografica Tzadik.