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Jo Squillo: Carlo Pignatelli, Storia di un Sogno

Mezzo secolo di creazioni couture da cerimonia.

Successi interazionali. Ma soprattutto cinque decadi di moda, che si legano alla storia del costume. La Maison Carlo Pignatelli ha compiuto cinquant'anni e li ha celebrati in grande stile, inaugurando la mostra "Storia di un sogno", in occasione della Milano Bridal Week di Sì SposaItalia Collezioni e ospitata all'interno di FieramilanoCity.
Numerosissimi gli ospiti presenti e le personalità di spicco, dal mondo dello spettacolo, della musica e dello sport, da sempre vicini a Carlo Pignatelli e che hanno collaborato con l'azienda fondata a Torino nel 1968. Tra questi:
Al Bano Carrisi, Valeria Marini, Simona Ventura, Mietta, Barbara Pedrotti, Fabio Fulco, Nesli, Ana Laura Ribas, Micol Azzurro e tanti altri.
Sviluppata su una superficie di oltre 500 metri quadrati, la retrospettiva – curata da Camera e BRH+ - è partita dal 1968, anno di nascita dell'azienda a Torino, quando Carlo Pignatelli lavorava nella sua prima sartoria, inseguendo il sogno di diventare un maestro couturier. La mostra ha offerto un punto di vista privilegiato su una sequenza di immagini, statiche e in movimento, attraverso un racconto giocato sul rapporto tra la scena e il backstage, il formale e l'informale, la sfilata e la prova, in un continuo dietro e fuori le quinte. Il percorso è stato costruito con materiali diversi, tutti provenienti dagli archivi della Maison Carlo Pignatelli, con una prevalenza di immagini, molte delle quali scattate da fotografi d'eccezione come
Michel Comte, Bob Krieger, Aldo Fallai, Roxanne Lowit e Mauro Balletti e che vedono protagonisti supermodel di fama internazionale. A rendere ancora più unica la narrazione, un filmato evocativo e alcuni abiti, testimonianza di una storia sartoriale fatta di innovazione e qualità in tutte le sue forme.
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Questa mostra, oltre a celebrare il lavoro fatto in questi primi cinquant'anni, è l'incarnazione del mio pensiero" ha raccontato Carlo Pignatelli. "Pur evocando tutti i successi raggiunti, non è solo una retrospettiva o un racconto evolutivo, ma traccia la mia visione futura per il brand. Per questo motivo abbiamo scelto di coinvolgere un pubblico più ampio possibile e di aprire le porte del nostro archivio anche sui social per mostrare creazioni speciali e aneddoti mai svelati. È un modo per ringraziare la clientela di tutto il Mondo che ci segue e ci sostiene da ormai mezzo secolo".