Interpreta il ruolo della madre di Moretti

A chiunque si interessi di teatro, non può certo che far piacere vedere riconosciuta la qualità artistica di chi, recitando sera dopo sera a pochi metri dal pubblico, ha saputo costruirsi la propria sensibilità e la propria professionalità, senza compromessi e senza paracadute.

Mi riferisco alla recente 'riscoperta’ di un’attrice che, alla rispettabile età di ottant’anni, suscita rinnovati apprezzamenti da parte di pubblico e critica: Giulia Lazzarini, una delle attrici più significative del teatro contemporaneo italiano.

Il merito di questa 'riscoperta’ deve essere attribuito a Nanni Moretti, autore e regista del film autobiografico 'Mia Madre', che ha sentito l'esigenza di avvalersi della qualità artistica di chi ha costruito sulle tavole del palcoscenico le proprie capacità espressive.

Non è certo questa la prima volta che un regista cinematografico si affida ad attori o attrici con solide risorse artistiche coltivate sui palcoscenici teatrali, per dare qualità alla propria opera cinematografica.

Tra i tanti casi, mi piace ricordare Mariangela Melato che è arrivata alla popolarità cinematografica con i film di Lina Wertmuller, dopo eccellenti interpretazioni teatrali, sotto la direzione di importanti registi teatrali come Luca Ronconi.