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Samuel: "Questo disco è stato un viaggio in un mare sconosciuto".

Samuel ha presentato a Radio Italia il suo primo album da solista “Il codice della bellezza”, nato da un percorso che è prima di tutto umano. Lʼartista si è raccontato in diretta con Paola “Funky” Gallo: dalla collaborazione con Michele Canova, allʼincontro musicale ed emotivo con Lorenzo Jovanotti, fino alla volontà di realizzare un documentario che racconti questo progetto.

Samuel:
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Samuel ha presentato a Radio Italia il suo primo album da solistaIl codice della bellezza”, nato da un percorso che è prima di tutto umano.

L'artista si è raccontato in diretta con Paola “Funky” Gallo: dalla collaborazione con Michele Canova, all'incontro musicale ed emotivo con Lorenzo Jovanotti, fino alla volontà di realizzare un documentario che racconti questo progetto. Intanto, oggi a Milano Samuel proseguirà l'instore tour e poi, a maggio, inizierà la tournée con le date sold out dell'11 e del 12 maggio a Torino.

Venerdì è uscito finalmente “Il codice della bellezza”. Dico finalmente perché tu sei talmente coivolto in questo progetto che anche i più distratti se ne sarebbero accorti. L'hai cullato come si fa con i progetti che si amano nel profondo, hai anche dato molti indizi sui social network...Per me è stato un viaggio in un mare nuovo, sconosciuto. Volevo far arrivare alcuni indizi in maniera più viscerale, in modo che la gente potesse appassionarsi a certi passaggi importanti”.

Per arrivare preparati e ricomporre il puzzle, le immagini, Lorenzo Jovanotti, Michele Canova. Va detto che “Il codice della bellezza” è molto di più di un disco, è un'idea, una ricerca della felicità, un percorso interiore.C'è un percorso umano, che è il mio e che si porta dietro tutta l'esperienza che ho fatto in questi anni. Ho cercato di raccontare l'amore in tutte le sue parti; è un disco molto biografico anche se ovviamente con parti romanzate e le persone che mi sono state vicine umanamente sono presenti”.

C'è anche tanto dei Subsonica...C'è quello che non sono riuscito a fare con i Subsonica. Il lavoro in gruppo è un lavoro di sottrazione e dentro ognuno di noi si formano hard disk immaginari con le emozioni che non si è fatto in tempo a inserire negli album. A un certo punto, questo hard disk esplode, ritrovi immagini e colori che volevi raccontare. Io l'ho fatto con questo album”.

C'è poi il tuo modo di cantare...Mi fa ridere che alcuni all'inizio mi dicevano: 'Canti come i Subsonica'. Cambiare quello in effetti è difficile”.

Noi ora ascoltiamo “Vedrai”. Un verso dice: “Riusciremo a dare ancora un nome a tutte le paure che ci fan tremare”. È una dedica d'amore ma io ci vedo anche una dedica all'amore, non nominale...L'hai ascoltato bene. È proprio una dedica all'amore, al fatto che spesso le cose che ci fanno tremare sono quelle che non conosciamo. Nell'amore è uguale, la paura di andare oltre. Il fatto di conoscersi, di capire il vero motivo per cui si sta insieme è molto importante”.

Abbiamo visto anche la clip del brano. I tuoi video hanno da sempre un perché...Sono arrivato in un periodo in cui video hanno iniziato ad avere un ruolo fondamentale, con la forza delle immagini che accompagnano e sottolineano la musica”.

In questo percorso e nella stesura del “Codice” sono stati fondamentali Lorenzo Jovanotti e Michele Canova, che poi è il suo produttore...Proprio per questo è nata la giunzione. Il disco c'era già, io Io volevo fare più corto, con dieci tracce poi ho incontrato Lorenzo. Ho iniziato a scrivere con Michele e quando Lorenzo ha saputo e sentito quello che stavo facendo mi ha cercato. Lorenzo ama la musica e quando trova qualcosa che gli piace si butta dentro. Per me è stato anche un fratello maggiore a cui chiedere consigli, ad esempio come si fa a essere un cantante solista. Sono andato a New York e in tre giorni sono nate cinque canzoni che non è poco, ma quando due persone che si trovano bene a livello emotivo succede anche questo. Ci siamo innamorati musicalmente, siamo stati acqua e fuoco, bianco e nero, è nata un'esplosione di cose”.

Lorenzo non ha lesinato la promozione al tuo disco...Io credo che Lorenzo senta questo album anche un po' suo perché comunque è presente con cinque canzoni. Alla fine però mi assumo tutte le resoponsabilità di questo progetto. Avere collaboratori d'eccezione come Lorenzo e Michele mi ha aiutato ad avere una visione più allargata”.

Ora ascoltiamo e vediamo “Voleva un'anima” in cui canta anche Lorenzo. Tu hai realizzato una serie di immagini per questo brano...Quando ero a Los Angeles per l'album mi sono portato dietro delle videocamere per filmare tutto il lavoro e ho creato un mini cortometraggio da dieci minuti, che ora vedremo in versione ridotta. Volevo raccontare questo brano con alcune immagini che hanno caratterizzato la realizzazione dell'album. Alla fine di tutto costruirò un documentario. Ho raccolto immagini anche a Sanremo, ad esempio ho fatto un video del vecchissimo tecnico delle luci dell'Ariston, che ormai non fa più niente perché è tutto automatizzato. L'ho beccato dietro il palco davanti a un quadro luci antichissimo e lui mi ha raccontato di quando illuminava aristi storici sull'Ariston. Il documentario partirà dalla prima parola del disco e arriverà all'ultimo concerto”.

Durante la settimana del Festival ho avuto il piacere di presentare un tuo piccolo showcase e intanto ho visto suonare per la prima volta Michele Canova e altri musicisti che ti accompagneranno in tour...Solo uno sarà con me. Io volevo fare una cosa minimmale perché non mi vedo ancora sul palco con musicisti diversi dai Subsonica. Ci sarò io e ci sarà un batterista; io poi suonerò il pianoforte, la chitarra e altri strumenti che mi serviranno a raccontare il disco. Forse ci sarà un terzo elemento che lavorerà sui sintetizzatori, perché comunque è un disco molto elettronico”.

L'elettronica può essere molto romantica. Io sono convinta che sarà solo prefazione di un tour che ha già fatto dei sold out...Sì, l'11 e il 12 maggio sarò all'Hiroshima Mon Amour di Torino ma non ci sono più biglietti. Il 18 maggio sarò all'Alcatraz di Milano, poi si va all'aperto il 27 giugno alle Capannelle per Rock in Roma