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Sospeso perché vende snack in nero, Regione:premio non aiuta giovane

Il giovane era stato sorpreso mentre spacciava merendine a un prezzo più basso delle macchinette. La Fondazione Einaudi lo ha premiato per spirito imprenditoriale. Fioccano le polemiche a Moncalieri. Presidio dei compagni davanti alla scuola per protesta

"E' comprensibile che la decisione della Fondazione Einaudi di assegnare una borsa di studio allo studente del Pininfarina, sospeso per aver venduto abusivamente merendine, susciti un certo sconcerto tra i suoi compagni".

Lo ha affermato l'assessora all'Istruzione della Regione Piemonte, Gianna Pentenero. Il giovane era stato sospeso per aver creato uno spaccio di merendine, che comprava al supermercato e poi le rivendeva ai compagni a un prezzo più basso rispetto agli snack della scuola. La notizia del premio ha fatto scoppiare le polemiche.

"Credo infatti sia sbagliato far passare il messaggio secondo il quale non rispettare le regole viene letto come un'innovativa capacità imprenditoriale - ha aggiunto l'assessora regionale -. Senza voler criminalizzare nessuno o esacerbare gli animi, penso tuttavia che punizioni o, al contrario, riconoscimenti finiscano per essere fini a se stessi se non aiutano il giovane a distinguere tra ciò che è lecito e ciò che non lo è".

"Con la premiazione di oggi il rischio concreto è che l'unico insegnamento che il ragazzo trarrà da questa vicenda - ha concluso - è che chi è più furbo avrà sempre la strada spianata".

La protesta: "Non ce l'abbiamo con Antonio, ma il premio è sbagliato" - "Non ce l'abbiamo con Antonio, ma riteniamo sbagliato attribuire un premio a lui e non ai tanti studenti meritevoli che ci sono anche nella nostra scuola", è la presa di posizione dei rappresentanti dell'istituto, che sono scesi in piazza per protestare contro la borsa di studio che ritengono ingiusta. "Staremo fuori dalla scuola, per far sentire le nostre ragioni", dicono annunciando il presidio.