FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Liceo classico, 10 momenti drammatici (da ridere)

Ecco le situazioni più assurde in cui vi potreste trovare se scegliete il liceo classico come percorso scolastico. Cinque anni vissuti sempre al fianco di un fidato amico: il greco

Liceo classico, 10 momenti drammatici (da ridere) - foto 1
web

Il liceo classico è noto per essere l'indirizzo più difficile, emotivamente provante e ansiogeno delle scuole superiori.

Bene, è tutto vero. Tra professori schizzati, versioni che un senso non ce l'hanno e psicosi dovute alla mancanza di sonno ecco le 10 situazioni più drammatiche dei poveri martiri del greco antico, secondo il portale Skuola.net.

10. Quando la gente scrive gli stati Whatsapp con lettere greche.
Se siete al classico indubbiamente conoscete il disagio che si crea nella vostra testa quando qualche simpatica ragazza, che il greco nemmeno sa cosa sia, abbellisce il suo stato Whatsapp con lettere greche, solo per somiglianza a quelle italiane. Inutile dire che la vostra mente deturpata dal greco legge le lettere come dovrebbero essere lette, dando vita ad aborti dell'ortografia.

9. Quando i professori non capiscono il significato del termine VACANZE.
Se andate al classico avete sicuramente quel professore di greco e/o latino che appena vede che il weekend dura 10 minuti in più assegna 20 versioni bonus perché “non dovete perdere l'allenamento”

8. Quando metti in dubbio tutta la mistificazione attorno al popolo greco.
Se vi è capitato almeno una volta di aprire un vocabolario di greco hai sicuramente notato termini alquanto inconsueti: tra i più conosciuti c'è “rafanidooo” infilarsi un ravanello in quel posto, “dasiuproktos” (dal culo peloso) e tante altre belle locuzioni che ti faranno porre delle domande.

7. Quando potresti fare più vittime di Jack Lo Squartatore.
Abbiamo tutti quell'amico che, scontento di non vederci, spesso osa dirci cose come “vabbè ma non puoi avere così tanto da studiare” oppure “guarda che non è che al classico lavorate di più”, scatenando una furia omicida trattenuta dal solo fatto che dovete studiare, visto che domani avete un'interrogazione, l'ennesima.

6. Quando fai una versione e cerchi di dargli un senso.
Tranquilli il senso non ce l'ha.

5. Quando i compagni dello scientifico si lamentano del latino.
Per prima cosa il latino dello scientifico è come la versione per bambini delle parole crociate; dopodiché provate a trovare una versione di greco già fatta su internet e ne riparliamo.

4. Quando hai l'agricoltura come pensiero fisso.
Quante volte avete sentito professori dire che siete braccia strappate all'agricoltura? Se andate al classico lo avete sentito abbastanza da valutare seriamente l'idea; del resto la stanchezza fisica è più sopportabile del decadimento mentale provocato dalle ore di sonno dedicate allo studio.

3. Quando hai un'unica certezza.
Non sapete cosa fare all'università? Vi chiedete a cosa vi servono le ore passate a studiare greco antico, quando nessuno lo parla più? Se avrete un futuro o se lavorerete mai? Però almeno che sull'articolo del genitivo plurale ci va sempre l'accento circonflesso lo sapete di sicuro.

2. Quando consideri di prendere Dante come modello di vita.
A forza di interrogazioni, compiti e studio state seriamente considerando di prendere esempio da Dante e svenire la prossima volta che vi chiamano.

1. Quando prendi spunto dai Romani per passare l'interrogazione. Tra riti propiziatori e sacrifici agli dei non sapete più dove sbattere la testa per riuscire a vedere una sufficienza.