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Invalsi: con i computer non si copia più, ma il Sud è ancora indietro

Presentati gli esiti delle prove 2018: più di 2,2 milioni gli studenti coinvolti. Rimane forte il divario tra Nord e Sud. Con i questionari Computer Based praticamente azzerato il fenomeno del cheating

Invalsi: con i computer non si copia più, ma il Sud è ancora indietro - foto 1
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Prove Invalsi: l'istituto ha presentato i dati sull'esito dei test svolti durante l'anno scolastico.

Tante le novità del 2018: per la prima volta, i test sono stati somministrati tramite PC, e in terza media è stato svolto anche il questionario di Inglese, ma al di fuori degli esami. Tra gli elementi principali emersi dalle rilevazioni, rimane il divario tra Nord e Sud, mentre la partecipazione ai test è cresciuta, coinvolgendo più di 2,2 milioni di studenti di elementari, medie e superiori. Praticamente azzerato il fenomeno del cheating nelle prove Computer Based. Ecco i dati salienti del focus, riportati dal sito Skuola.net.

Sud ancora dietro il Nord
A livello nazionale, gli studenti di terza media che hanno avuto buone performance sono il 65,6% in Italiano, 59,9% in Matematica, Inglese-reading (A2) 73,9%, Inglese-listening (A2) 56,1%. Al Sud, tuttavia - in particolare Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna - i dati sono peggiori. Oltre il 50%, con punte anche del 60-65%, gli studenti delle medie hanno riportato risultati al di sotto dei traguardi stabiliti dalle Indicazioni nazionali. Tra gli studenti delle scuole superiori, il gap tra le regioni del Sud e quelle del Nord è particolarmente marcato in Matematica: in Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna oltre il 75% degli studenti ottiene risultati più bassi della media nazionale.

Non si copia più
Per la prima volta da quando si svolgono le prove Invalsi (dal 2008) non si riscontrano fenomeni rilevanti di cheating, un problema che gli anni scorsi era stato costante. Questo risultato è stato ottenuto con l'introduzione dei test al PC, che rende molto difficile agli studenti confrontarsi e sbirciare le risposte. Per quanto riguarda l'introduzione del test Computer Based, non ci sono state sostanziali differenze tra le scuole del Sud e del Nord nel predisporre le tecnologie necessarie per lo svolgimento delle prove.

Cresce la partecipazione
Buoni risultati anche sul piano della partecipazione degli studenti alle superiori, per tutte le tipologie di scuola e in tutte le regioni, registrando un incremento medio del 10%, con picchi negli istituti professionali. Tra i diversi indirizzi scolastici, alle superiori, restano delle discrepanze, con risultati mediamente migliori tra gli studenti del liceo. Tuttavia, nel Nord-Est e in Matematica gli iscritti ai tecnici riescono a raggiungere i "colleghi" liceali. Sono stati oltre 1,1 milioni gli studenti della primaria coinvolti, circa 570mila studenti delle medie e circa 550mila studenti delle superiori.

Inglese: stranieri meglio degli italiani
Gli studenti stranieri in Italia - secondo i dati Invalsi - si concentrano in particolare al nord, mentre al sud la percentuale è intorno al 3%. Gli alunni stranieri ottengono in Italiano e in Matematica punteggi nettamente inferiori a quelli degli alunni italiani, mentre in Inglese le performance sono uguali o, in certi casi, superiori a quelle degli italiani. Le distanze tra gli uni e gli altri tendono però a diminuire nel passaggio tra la prima e la seconda generazione di immigrati e nel corso del primo ciclo d'istruzione, in particolare in Matematica, materia dove pesa di meno la padronanza della lingua del paese ospitante: in terza media la differenza tra italiani e stranieri di seconda generazione si attesta, a livello nazionale, a 16 punti circa in Italiano e a 8 punti in Matematica.