Rimane in Italia il gap tra Nord e Sud nell'apprendimento di matematica e italiano, ma si riduce nel Mezzogiorno la variabilità di esiti tra le classi, cioè la differenza di punteggio nelle prove tra le classi dello stesso istituto: "un aspetto molto importante per favorire l'equità del sistema scolastico".
Sono questi, in sintesi, i principali risultati delle Rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2016-17, contenuti nel Rapporto Invalsi presentatoal Miur. L'analisi concerne le prove di italiano e matematica svolte nel mese di maggio da 2milioni e 230mila alunni di alcune classi di scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
In generale, tra le regioni con le migliori performance ci sono Friuli, Veneto, Lombardia e provincia di Trento. Arrancano invece Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria. Migliorano rispetto agli anni precedenti gli alunni della primaria di Molise e Basilicata. Si registra un calo del fenomeno del cheating, degli “aiutini” dei professori durante gli esami, e un'altissima partecipazione, giunta ai livelli massimi dall'introduzione delle prove.
