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Erasmus: come scegliere la meta giusta in 5 mosse

Tantissimi studenti hanno fatto almeno una volta questo pensiero: e se studiassi allʼestero? Il problema è capire dove. I consigli di Skuola.net su come trovare il posto migliore

Quando si pensa all'Erasmus, e in generale allo studio all'estero, spesso ci si concentra sul divertimento e sulle foto da scattare in e socializzare.

Ma l'università non è solo spasso, anzi al contrario è un investimento per la propria formazione che deve orientarsi ad ottenere i risultati migliori. Molti studenti spesso hanno difficoltà a trovare la meta giusta, quindi è utile avere qualche criterio su cui fare affidamento, per la propria scelta. Questi sono i cinque consigli che propone TopUniversities.com per scegliere con cognizione la meta per lo studio all'estero, come riporta Skuola.net.

#1 Controllare la percentuale di studenti internazionali
Uno dei fattori determinanti nella scelta della meta è la quota di studenti internazionali che popolano la città. Infatti, questa percentuale può essere un valido indicatore di quanto i locali siano ben disposti nei confronti degli stranieri. Secondo il rapporto più aggiornato di TopUniversities.com sulle città universitarie, Londra ed Edimburgo sono le città Europee con il punteggio più alto per presenza di studenti da ogni parte del mondo. Questo è un elemento da tenere in considerazione, perché avere una rete fitta di contatti internazionali può aiutare a sviluppare un maggior senso di sicurezza e di appartenenza durante il tuo periodo di studi all'estero.

#2 Guardare le classifiche delle università
Molti studenti hanno come maggior interesse quello di avere una istruzione di altissima qualità, e sperano che le nozioni e il metodo che riceveranno all'estero sia migliore di quelli che hanno ricevuto in Italia. Quando si tratta di educazione “di prima classe” i britannici dominano su tutta la linea. Secondo le stime del QS World University Rankings 2015/2016, quattro delle dieci migliori università al mondo sono sul suolo inglese: l'Università di Cambridge, l'Imperial College di Londra, l'Università di Oxford e la UCL.

#3 Verificare l'ammontare delle tasse universitarie e del costo della vita
Per quanto in Erasmus le tasse universitarie non dovrebbero essere contemplate, se si ha intenzione di immatricolarsi all'estero e di intraprendere la vita universitaria in uno stato straniero è bene badare anche a questo aspetto: infatti, è importante sapere quanto si spenderà in una determinata destinazione. Secondo quanto riportano i dati di TopUniversities.com, tra tasse e costo della vita in Europa lo Stato più caro è l'Inghilterra, mentre in Germania il costo della vita è relativamente basso e l'istruzione universitaria, sia per i cittadini comunitari sia per gli stranieri, è gratuita. In ogni caso il costo della vita è variabile: dipende non solo dalla città che si sceglie e dalle istituzioni accademiche, ma anche dallo stile di vita che si deciderà di adottare.

#4 Valutare i corsi migliori
Economia, Medicina e Giurisprudenza sono tendenzialmente i corsi più popolari in ogni paese. Ogni stato però ha il suo cavallo di battaglia: ad esempio, la Germania e l'Olanda hanno un'ottima reputazione per i corsi in Ingegneria, mentre la Gran Bretagna e la Francia eccellono nelle specializzazioni in Farmacia.

#5 Valutare le opportunità di lavoro
Per alcuni, le opportunità di lavoro una volta laureati sono il primo fattore per la decisione sul dove andare a studiare. Come riporta TopUniversities.com, un report della PayScale indica la Danimarca come lo stato in cui i neolaureati possono ambire al salario più alto, ovvero poco più di 40.000 euro nel primo anno di esperienza, classificandosi prima di Svezia e Germania. Se si considera l'opportunità di trovare lavoro subito dopo la laurea come un fattore determinante, i migliori luoghi dove cercare sono Germania, Austria, Olanda e Svezia: questi stati hanno un buon 90% di tasso di occupazione tra i laureati. In più, se la motivazione spinge a voler studiare all'estero è quella di trovare lavoro il prima possibile, allora è bene sapere che gli studenti provenienti dall'Inghilterra, dall'Olanda e dalla Svezia hanno molte più opportunità di essere assunti nei primi tre mesi dopo la laurea.