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Farmacisti, medici e fisioterapisti: il lavoro non è un problema

La contrazione dell'occupazione ha investito tutti i campi, ma i laureati nel settore chimico farmaceutico, medico odontoiatrico, e sanitario paramedico si trovano meno difficoltà a trovare lavoro rispetto agli altri secondo i dati di Excelsior Unioncamere

Afp

Gli sbocchi lavorativi delle lauree di indirizzo chimico farmaceutico, medico odontoiatrico e delle professioni sanitarie e paramediche continuano ad essere quelli meno soggetti a contrazione rispetto alle lauree di diverso indirizzo, anche se gli effetti della crisi dell'occupazione si è fatta sentire anche in questi settori. Il rapporto Excelsior Unioncamere, che si basa sui dati ricavati da indagini annuali e trimestrali sulle imprese, rileva le buone opportunità di farmacisti, informatori scientifici del farmaco, medici, farmacisti e fisioterapisti per l'inserimento professionale. Tra i laureati in scienze motorie invece, sebbene i dati di Alma Laurea mettano in luce buone possibilità di occupazione a un anno dal titolo di studi, solo una minoranza lavora in maniera stabile.

LAUREE AREA CHIMICO FARMACEUTICA - Buone opportunità di inserimento professionale per i laureati in questo settore sebbene, per effetto della crisi, il numero di richieste sia inferiore rispetto agli anni precedenti: le assunzioni previste per il 2012 sono oltre 2.600, contro le 4.900 del 2008 e le 3.680 della media 2009-2011, e si concentrano per lo più nel nord ovest di Italia, particolarmente in Lombardia. La più forte contrazione delle assunzioni si ha sicuramente nel sud e nelle isole, che passa dalle 1.020 assunzioni del 2008 alle 430 previste per il 2012. Per i laureati di questo indirizzo, quasi due opportunità di lavoro su cinque provengono dalle farmacie mentre le altre si concentrano nelle grandi industrie farmaceutiche e nei servizi avanzati. Dopo quella del farmacista, la professione più richiesta è quella dell'informatore scientifico del farmaco (14% del totale), seguita dalle professioni collegate alle analisi di laboratorio e alla ricerca chimica.

LAUREE AREA MEDICA E ODONTOIATRICA - I laureati del settore trovano maggiori opportunità di lavoro nella sanità pubblica, in particolare i medici, nell'ambito della libera professione. I medici sono richiesti, oltre che negli ospedali e nelle cliniche private, anche negli studi medici e nelle grandi industrie chimiche e farmaceutiche come informatori scientifici del farmaco, ma in questo campo hanno la forte concorrenza dei laureati in area chimico-farmaceutica. La Lombardia è la regione in cui questi laureati hanno più opportunità di assunzioni nel settore privato, per le quali è necessario aver maturato esperienza specifica: la figura più richiesta è quella del medico ospedaliero, seguita dal medico generico, informatore scientifico del farmaco, radiologo, ricercatore clinico.

LAUREE DELLE PROFESSIONI SANITARIE E PARAMEDICHE - Questo indirizzo formativo ha risentito meno di altri della contrazione occupazionale degli ultimi anni. Le assunzioni previste dal settore privato dell'assistenza sanitaria sono per il 2012 più di 5.000, cui si aggiungono le opportunità nella sanità pubblica. Per il 18% delle assunzioni in questo indirizzo programmate nel 2012 le imprese richiedono anche una formazione post-laurea, o esperienza lavorativa. Gli sbocchi maggiori si hanno nella sanità privata, che assorbe oltre l'80% dei laureati: oltre che per la professione dell'infermiere, questi laureati sono richiesti soprattutto per esercitare la professione del fisioterapista. A seguire sono molto richiesti i tecnici di laboratorio medico di analisi, tecnici sanitari di laboratorio biomedico, logopedisti, tecnici per la sicurezza dell'ambiente lavorativo, infermieri per cure a domicilio. Gli infermieri, secondo il rapporto Excelsior Unioncamere, sono figure professionali che i datori di lavoro non riescono a trovare con facilità.

LAUREE SCIENZE MOTORIE - In termini di opportunità lavorative è un settore che presenta maggiori difficoltà rispetto ai precedenti, in particolare nel Sud d'Italia. Questi laureati sono richiesti per la maggior parte nell'ambito delle attività sportive e nelle imprese di gestione degli impianti sportivi, organizzazione degli eventi sportivi e, ancora, come istruttori, preparatori atletici, allenatori, insegnanti di educazione fisica. Secondo l'indagine alma laurea, più del 66% lavora ad un anno dalla laurea, anche se solo il 23,8% svolge un lavoro stabile e il guadagno medio si aggira sui 700 euro netti mensili.