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Prima Prova Maturità: la traccia su Magris lascia a bocca aperta gli studenti

Per la prima volta nella storia degli esami di Stato si è chiesto ai maturandi di lavorare non solo su un autore ancora in vita, ma anche poco studiato, se non per nulla, tra i banchi di scuola

Ansa

Quest'anno non c'è stato totesame che sia rivelato veritiero. Una prima prova di Maturità per nulla semplice quella che oggi ha visto protagonisti quasi 500mila maturandi. In particolare la traccia su Magris è stata quella che, più delle altre, è riuscita a spiazzare gli studenti – ma non solo – che si sono riversati a commentare la prima prova sulla grande piazza digitale di Twitter.

MAGRIS, QUESTO GRANDE SCONOSCIUTO 
Un'analisi del testo in grado di lasciare tutti a bocca aperta quella riguardante Claudio Magris ed il suo brano tratto dalla prefazione de “L'infinito viaggiare”. Per la prima volta nella storia degli esami di Stato si è chiesto ai maturandi di lavorare non solo su un autore ancora in vita, ma anche poco studiato, se non per nulla, tra i banchi di scuola. Una traccia che ha smentito le stesse dichiarazioni che l'Ispettore Favini, colui che si occupa della preparazione delle tracce della Maturità, ha rilasciato la settimana scorsa ai microfoni di Skuola.net: “Il Ministero, per quanto riguarda l'analisi del testo, solitamente sceglie un autore molto noto ai ragazzi e molto studiato a scuola con un suo brano poco noto. Questo per permettere a tutti gli studenti di misurare le competenze acquisite nel corso dell'anno”.

UNA SCELTA CONTROCORRENTE

"Il Ministero ha deciso di percorrere una strada completamente diversa rispetto al passato - dichiara Daniele Grassucci, Responsabile delle Relazioni Esterne di Skuola.net - proponendo per l'analisi del testo un autore sì del '900, ma non appartenente al novero dei grandi. Sicuramente gli studenti sono rimasti disorientati da questa scelta, che comunque non dovrebbe inficiare l'esito dell'esame, in quanto come tipologia di prova l'analisi del testo dovrebbe potere essere svolta senza un conoscenza specifica dell'autore. Quella di quest'anno sembrerebbe la classica eccezione che conferma la regola ".

MAGRIS: "SPERO NON MI MALEDICANO"'
'Sono ovviamente onorato di questa scelta. Ora chiedo l'indulgenza degli studenti, e spero non mi maledicano mandandomi a quel paese''. Così lo scrittore Claudio Magris ha commentato con una battuta la decisione di proporre oggi ai maturandi per l'analisi del testo un suo brano tratto da L'infinito viaggiare

LE REAZIONI SOCIAL

In attesa delle reazioni dei maturandi di ritorno dalla prima prova, è in particolare il popolo della rete a storcere la bocca su Magris e le altre tracce sottoposte oggi agli studenti. “Bene, da oggi tutti gli italiani, maturandi e non, sanno chi è Claudio Magris” cinguettano gli utenti di Twitter che continuano: “per svolgere le tracce della #primaprova minimo, minimo ci voleva la laurea”, “Magris, diventato famoso per aver sconvolto i maturandi nel 2013”. Pochissimi i commenti positivi sulla piazza digitale che in queste ore sta twittando incessantemente rendendo popolare gli hashtag #primaprova e #maturità.

PRESIDI SODDISFATTI
Ma se sui social network vince l'indignazione generale, i presidi applaudono alla scelta del Ministero dell'Istruzione: “La scelta non mi ha sorpreso e conoscendo la storia culturale di un Ministro, mi è parsa azzeccata. Perché si tratta di un Ministro giovane, che viene dal mondo della cultura e non della burocrazia". Così ha commentato Mario Rusconi, Vice Preside dell'Associazione Nazionale Presidi, che continua: "Si tratta di un messaggio rivolto alla scuola e agli studenti, per indicare che la letteratura italiana non è fatta solo dei soliti mostri sacri ma anche di illustri personaggi, come Magris, che è un grande saggista e letterato". Sul fatto che sia un autore vivente, Rusconi confessa a Skuola.net che "a memoria d'uomo nella sua lunga carriera da preside non ricorda una scelta simile" ma conferma l'attualità e la modernità della scelta "in quanto Magris rappresenta un punto di incontro tra cultura austro-ungarica, slava e italiana, permettendo quindi di sottolineare l'importanza di discorsi interculturali".