FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

86 alla Maturità? Troppo poco: studentessa vince il ricorso al Tar

Un ragazza di Padova, pur avendo ottenuto un buon voto allʼesame di Stato di giugno, ha chiesto di rivalutarlo per poter accedere allʼuniversità dei suoi sogni

Marta Morellato è una studentessa di Padova diplomata nel 2016 con 86/100: ottimo traguardo per molti, non abbastanza per lei.

Così, ha deciso di fare ricorso al Tar: il suo voto è quindi stato annullato e sarà riformulato. L'obiettivo? Non necessariamente ottenere 100 e lode, ma almeno un paio di punti in più. Un 88 le assicurerebbe l'accesso all'università dei sogni. Lo riporta Skuola.net.

Super-Marta alla Maturità
Ma cosa ha spinto Marta a non accettare 86/100, il voto finale della commissione del liceo di Scienze Umane “Amedeo di Savoia Duca d'Aosta” di Padova? Il risultato non è sufficiente per entrare alla facoltà di Political Science and International Relations dell'università di Birmingham: per iscriversi al prestigioso ateneo serve almeno 88.

86? Troppo poco per Birmingham
Rinunciare al sogno per soli due punti? Niente di più lontano dalle intenzioni di Marta, che ha lottato davanti al Tribunale amministrativo del Veneto, per dimostrare di meritare un voto decisamente più alto di quello conferito dalla commissione. E ha vinto. La sua forza? Essere una studentessa modello e aver dimostrato sempre impegno e dedizione, oltre ad avere ottenuto durante gli anni di scuola voti ottimi in tutte le materie. Non solo. La neo-diplomata ha sul curriculum anche un semestre di studio all'estero, in una high school americana: molti potrebbero pensare che, data la diversità dei programmi, possa essere rimasta indietro con le lezioni della scuola italiana. Ma non è stato così, anche se affrontare parallelamente lo studio per il liceo le sia costato non poca fatica.

La prima prova è quella incriminata
Sarebbe stato il commissario di Italiano a dare, per così dire, filo da torcere alla brava maturanda: sotto accusa il punteggio conseguito nella prima prova scritta, il saggio breve: non sarebbe stato considerato il criterio di valutazione “attitudini allo sviluppo critico“. E non solo. Secondo Marta, ci sarebbero stati anche diversi errori nell'attribuzione dei crediti formativi, che hanno comportato un abbassamento del punteggio finale. Ma se i giudici le hanno dato ragione, ora il giudizio finale dovrà essere riformulato: le auguriamo che sia addirittura superiore a quell'88 così importante per realizzare il suo sogno.