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Una vita da social: 1 ragazzo su 3 sempre connesso

Per informare sui pericoli della rete parte la campagna della Polizia Postale “Una vita da social”.

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-afp

1 ragazzo 3 è sempre connesso ai social network e il 27% non si è fatto problemi ad incontrare una persona conosciuta sul web. Di questi, il 23% lo ha fatto da solo e senza informare nessuno, mentre il 35% lo ha detto a genitori o amici. Ma la rete non è utilizzata dai più giovani solo per fare nuove amicizie: 1 su 4 confessa di prestarsi occasionalmente a comportamenti da cyber bullo, mentre il 6% dei ragazzi lo fa in maniera sistematica. Ma non finisce qui. Il 13% dei ragazzi racconta di aver inviato foto e video di se stesso in atteggiamenti provocatori, mentre il 17% ha rivelato di averlo fatto in cambio di regali, denaro o ricariche telefoniche. È quanto emerso da un'indagine condotta su un campione di 2000 votanti tra gli 11 e i 20 anni da Skuola.net insieme alla Polizia Postale in occasione della campagna di informazione "Una vita da social" presentata proprio oggi.

SEMPRE CONNESSI

Appena arriva una notifica devono controllarne mittente e motivo. Questo l'atteggiamento di oltre il 31% dei ragazzi che confessa di passare le sue giornate sempre connesso ai social network. Qualsiasi mezzo per farlo è buono per oltre il 38% dei giovani, dallo smartphone al pc, passando per il tablet, anche se il 31% utilizza principalmente un computer, non importa se fisso o portatile, e un altro 30% smartphone e tablet.

PERCHE' I SOCIAL

Tra le motivazioni che portano i ragazzi a passare intere giornate a controllare il loro profilo social, c'è principalmente il denaro e la voglia di incontrare nuove persone. Infatti, circa il 45% di loro utilizzerebbe i social network perché gli permetterebbe di risparmiare sulle telefonate, mentre circa il 42% per farsi nuovi amici. Pochi coloro spinti dalla voglia di acquisire popolarità, solo il 14%.

FACEBOOK PER PARLARE CON MAMMA E PAPA'

L'utilizzo dei social è così radicato nei più giovani che oltre la metà degli intervistati, circa il 53%, lo usa anche come strumento per comunicare con parenti e genitori. 1 ragazzo su 5 li considera uno strumento fondamentale di comunicazione e per circa un altro 56% sono molto importanti, anche se non li utilizzano per sostituire le uscite di persona e le telefonate.

SEXTING IN CAMBIO DI RICARICHE

Quel che è allarmante è che oltre il 13% dei giovani ha utilizzato almeno una volta i social per inviare proprie foto o video in atteggiamenti sexy. Il perché? Al 17% di questi è bastata la promessa di una ricarica telefonica o comunque di un compenso o di un regalo. Insomma, sembrerebbe che i ragazzi ignorino i rischi che corrono nella rete, tanto che oltre 1 su 4 confessa di aver incontrato qualcuno conosciuto online e di questi il 23% lo ha fatto in completa solitudine e senza informare nessuno.

TANTI CYBER BULLI

Ma Internet non è usato dai giovani solo per fare nuove amicizie e lo conferma il fatto che 1 su 4 ha confessato apertamente di aver avuto, almeno una volta, degli atteggiamenti da cyber bullo postando video o foto di amici che li ritraevano in situazioni imbarazzanti. E se questo rappresenta già di per sé un dato sul quale riflettere, lo è a maggior ragione quello relativo ai cyber bulli sistematici rappresentati da circa il 6% degli intervistati.

AL VIA UNA VITA DA SOCIAL Proprio per informare i ragazzi sui pericoli della rete, parte una campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, il portale Skuola.net ed altri partner come Facebook, Google, Microsoft ed altri sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli dei social network. Un camioncino si fermerà nelle maggiori piazze di oltre 40 città italiane per dare la possibilità, ai ragazzi e non, di informarsi su come navigare in sicurezza e imparare a riconoscere ed evitare i rischi che si possono correre in rete ma anche, e soprattutto, sui social network.