FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Usa, i muscoli in provetta: realizzate per la prima volta fibre del tutto funzionanti

I ricercatori della Duke University, in Nord Carolina, hanno verificato che le cellule reagiscono come quelle "naturali" a vari stimoli elettrici, biochimici o ai farmaci

ricerca, medicina, analisi, laboratorio
-afp

Un gruppo di ricercatori della Duke University, negli Usa, ha realizzato in laboratorio per la prima volta una serie di fibre muscolari del tutto funzionanti. Sintetizzati a partire da precursori miogenici, i muscoli in provetta reagiscono come quelli "naturali" a stimoli elettrici, biochimici e ai farmaci. Potranno essere utilizzati per sperimentare l'efficacia di vari medicinali senza dover ricorrere a pazienti in cura.

Il laboratorio di muscoli - I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista eLife dai ricercatori Nenad Bursac e Lauran Madden. Le fibre di muscoli scheletrici sono state ottenute sulla base di precursori miogenici, cellule ricavate a loro volta dalle staminali e moltiplicate più di mille volte. Queste ultime sono state poi sistemate su un supporto tridimensionale riempito di gel e formato da sostanze nutritive. Un sistema, secondo gli studiosi, che presto consentirà di offrire ai pazienti terapie personalizzate attraverso una biopsia per il prelievo di tessuto. A partire da queste, infatti, i ricercatori saranno in grado di far "crescere" in laboratorio nuovi muscoli per valutare il farmaco adatto a singolo caso.

Ricerca sulle staminali - Gli scienziati della Duke University hanno intenzione di "allargare" la ricerca anche alle cellule staminali, dalle quali si potrebbero "coltivare" muscoli scheletrici umani funzionali. Un risultato che potrebbe portare alla cura di gravi patologie dell'apparato muscolare come la distrofia di Duchenne, che rendono la biopsia particolarmente difficoltosa. Il ricercatore e co-autore della ricerca Nenad Bursac ha dichiarato: "Se riuscissimo ad avere successo anche usando staminali pluripotenti indotte, ci basterebbe un piccolo campione di pelle o di sangue del paziente per ottenere in provetta il suo muscolo per i test farmacologici".