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Ue, italiani fra gli europei che fumano meno: i tabagisti sono il 21%

Grecia e Bulgaria guidano la classifica stilata da Eurobarometro: a consumare tabacco è almeno un individuo su tre

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-afp

Il 31 maggio ricorre la Giornata mondiale contro il tabacco e per l'occasione un sondaggio Ue ha rivelato i dati sul fumo nei vari Stati membri.

I risultati dell'indagine condotta da Eurobarometro evidenziano che gli italiani sono tra gli europei che fumano meno: da noi la percentuale di tabagisti è del 21%. Meglio dello Stivale solo finlandesi (19%) e svedesi (11%), sotto la media europea del 26%. In testa Grecia e Bulgaria, dove consuma tabacco almeno un individuo su tre.

Si comincia a fumare troppo presto

- In generale, il consumo di tabacco è in calo in Europa: rispetto al 2012 si registra una diminuzione del 2%, specie fra i giovani fra i 15 e i 24 anni (4%). Resta "critica" però l'età media in cui si comincia a fumare, cioè 17,6 anni. Un dato "inaccettabile" per il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, che è pronto "ad aiutare i Paesi ad affrontare il problema, perché crea costi reali per la società, ma dipende da fattori gestibili di rischio, come nel caso dell'alcol o della cattiva nutrizione".

I "costi" del fumo e le sigarette elettroniche

- Le stime parlano di 700mila morti e di un costo diretto per i sistemi sanitari europei per un totale di oltre 25 miliardi di euro all'anno. "Rinnovati" anche i dati sulle sigarette elettroniche: il 12% degli europei le ha provate, ma solo il 2% ne fa uso, percentuale che scende rispettivamente all'8% e all'1% in Italia. In media nell'Ue sono tanti i giovani che le hanno usate almeno una volta: 19% fra 15 e 24 anni, seguiti dal 17% fra 25 e 39 anni. Una percentuale notevole, ma nella quale l'Italia si è distinta ancora una volta come esempio "positivo": 8% fra 15 e 24 anni e 13% fra 25 e 39 anni. Chi "prova" le e-cig in Europa in genere lo fa per smettere di fumare (67%), ma soltanto il 21% dei fumatori ha ridotto il consumo e solo il 14% ha smesso.