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Sanità, addio alla vecchia ricetta: dal 1° marzo arriva quella elettronica

Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista

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Addio alla vecchia ricetta rossa del medico di famiglia: dal primo marzo, infatti, sarà sostituita da quella elettronica.

Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista. Ma la carta non sarà ancora del tutto abolita. Per ora, infatti, si riceverà un promemoria da consegnare in farmacia per permettere il recupero della prescrizione.

Esclusi alcuni farmaci - Fino al termine del 2017 la ricetta elettronica non sarà però usufruibile per alcune categorie di farmaci, come stupefacenti, ossigeno e medicinali con piano terapeutico Aifa. La "rivoluzione" si estende comunque a tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. Ciò vuo, dire che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza.

Ticket e rimborsi - Grazie al sistema delle tessere sanitarie, le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell'assistito. Sarà poi compito degli stessi enti regionali comunicare le informazioni sui medicinali prescritti e, in seguito, procedere ai relativi rimborsi compensativi.

Il rovescio della medaglia - "Dietro i vantaggi della materializzazione si cela però un rovescio della medaglia per i medici", spiega il Segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo. "Il medico non potrà più contare sul supporto dell'assistente di studio nella velocizzazione delle procedure di ricettazione, e ci saranno complicazioni anche nelle procedure di coinvolgimento del sostituto medico". "Il rischio è che tutti gli oneri ricadranno sul titolare, con un aggravio di lavoro che significa tempo tolto alle visite e attese più lunghe per gli assistiti", aggiunge Milillo, chiedendo "una semplificazione delle procedure, ancora possibile".