FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ricerca, i farmaci contro lʼosteoporosi aiutano a prevenire alcune forme di cancro

Secondo uno studio della Icahn School of Medicine di New York, i bifosfonati ostacolerebbero vari tipi di tumore fra cui quello al polmone, seno e colon

metastasi cancro seno tumore
-afp

I medicinali utilizzati per la cura dell'osteoporosi avrebbero un effetto protettivo nei confronti del cancro. E' quanto emerge da uno studio della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York, secondo il quale i cosiddetti bifosfonati avrebbero evidenziato una certa efficacia preventiva rispetto a vari tipi di tumori, fra cui quello al polmone, al seno e al colon.

Ricerca, i farmaci contro lʼosteoporosi aiutano a prevenire alcune forme di cancro

La "sicurezza" dei bifosfonati - Il punto di partenza dello studio riguarda la minore incidenza tumorale nelle persone che seguono una terapia a base di bifosfonati, medicinali ampiamente utilizzati nel trattamento delle metastasi ossee. Proprio per questo motivo il loro impiego nella prevenzione delle forme tumorali è "un chiaro vantaggio sia per i pazienti che per la sostenibilità economica a carico del sistema". A dichiararlo è l'autore della ricerca Mone Zaidi, che aggiunge: "Ora dobbiamo soltanto verificare su persone sane e pazienti ciò che abbiamo scoperto e confermato su cavie di laboratorio".

L'azione "malvagia" di alcuni recettori - La ricerca dimostra che i bifosfonati agirebbero ostacolando la crescita anomala di cellule dovuta a un malfunzionamento di alcuni recettori della famiglia HER/EGFR. Questi ultimi servono ad attivare il fattore di crescita dell'epidermide e, di conseguenza, avviano meccanismi di differenziazione e proliferazione cellulare. Se in regime di iper-attività, questi recettori sono stati associati all'insorgenza di alcuni tipi di tumori, inclusi il cancro ai polmoni e al colon-retto. I risultati di laboratorio mostrano che i bifosfonati sono in grado di legarsi ai recettori "corrotti", impedendo la trasmissione del segnale di crescita tumorale.