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Influenza, già più di 300mila casi ma il picco si registrerà sotto le Feste

Più colpiti i bambini. I medici: "Si è ancora in tempo per vaccinarsi"

Termometro febbre influenza
ansa

Sono già oltre 300mila, per la precisione 314.600, i casi di influenza in Italia. Lo dice il monitoraggio coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) che si avvale del contributo dei medici di medicina generale, pediatri e referenti presso le Asl e le Regioni. I casi nella settimana che va dal 23 al 29 novembre sono stati 62.200, circa 6.500 in più rispetto alla settimana precedente e quasi 12mila in più rispetto a due settimane prima.

Più colpiti i bambini - L'attività dei virus influenzali è comunque ancora solo all'inizio, evidenzia il rapporto, secondo cui l'incidenza è sotto la soglia epidemica in tutte le regioni. L'incidenza riscontrata è pari a 1,02 casi per mille assistiti e ad essere più colpiti, come d'abitudine, sono i bambini e i ragazzi. Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 2,97 casi per mille assistiti e in quella 5-14 anni a 1,19, mentre nella fascia 15-64 anni è pari a 1,10 e tra coloro che hanno 65 anni o più è a 0,35 casi per mille assistiti.

Boom dell'influenza tra qualche settimana - "Ci vorrà ancora qualche settimana perché la curva inizi a salire, quando il freddo si intensificherà e sarà prolungato ci sarà lo scoppio della vera e propria influenza, per il momento osserviamo che 'lavorano' bene le sindromi para-influenzali che sono favorite dagli sbalzi termici. Dall'inizio della risalita poi il picco non sarà immediato, ci vorranno due o tre settimane", spiega il virologo Fabrizio Pregliasco.

Si è ancora in tempo per vaccinarsi - Dall'esperto arriva un invito alla vaccinazione, anche in vista delle Feste "in cui viaggi, baci e abbracci fanno da veicolo per una maggiore diffusione dei virus". "E' sempre il momento giusto per farlo - sottolinea Pregliasco - ma vaccinandosi adesso si è protetti proprio nel periodo in cui il numero di casi si intensificherà".

Lo stesso invito, rivolto in particolare ai soggetti a rischio come ad esempio gli over 65 o chi, sotto quella soglia d'età, ha malattie croniche, oltre al personale sanitario, è ribadito anche dai medici di famiglia. "Questo è il momento giusto per vaccinarsi, chi non lo ha ancora fatto dovrebbe farlo nella prossima settimana", afferma Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, Federazione italiana dei medici di famiglia.