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Crema solare su bimbi non solo al mare

Filtri "giusti" per evitare il melanoma

Afp

La prevenzione del cancro della pelle nei bambini comincia applicando schermi solari idonei non solo in spiaggia, anche quando giocano all'aperto. Lo sostengono i pediatri del Rady Children's Hospital di San Diego, negli Stati Uniti.

L'abbronzatura non è sinonimo di colorito sano - Lawrence Eichenfield, direttore del dipartimento, spiega: "Un bimbo abbronzato appare più in salute agli occhi dei genitori ma l'esposizione ai raggi aumenta il rischio di sviluppare un melanoma e per tutti vale la regola di evitare il sole dalle 10 alle 16 in estate. I solari devono avere un fattore di protezione dai raggi di tipo B superiore a 15, oltre a filtri anti UV-A".

I filtri non sono tutti uguali - I prodotti contenenti ossibenzone e avobenzone (parsol) proteggono anche dai raggi UV-A per un tempo massimo di 4 ore ma, se addizionati di sostanze stabilizzanti, arrivano a proteggere fino a 6 ore. Lo specialista specifica: "Il filtro mexoryl difende più a lungo ma vale sempre la regola di riapplicare i prodotti frequentemente. I solari possono scatenare allergie e nei bambini che già ne soffrono, dunque è meglio evitare i prodotti contenenti acido para-aminobenzoico, coloranti e i profumi. Meglio il biossido di titanio e di zinco, filtri minerali che bloccano i raggi UV-A e B".

I prodotti contenenti vitamina C ed E permettono una ulteriore protezione, come gli integratori alimentari di beta-carotene. Se la pelle è grassa sono indicati gli schermi non comedogenici, i solari infatti possono far comparire l'acne. Infine, occorre ricordarsi di proteggere anche le labbra.