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Scoperto il gene dell'eterna giovinezza

Si tratta di una proteina in grado di "ringiovanire" i tessuti

Afp

Far tornare indietro le lancette del tempo tornando giovani. Un sogno che potrebbe essere presto possibile. Per ora applicato solo sui topi ma che in futuro potrebbe realizzarsi anche nell'uomo. I ricercatori della Berkeley University hanno scoperto una "fonte molecolare dell'eterna giovinezza" e l'hanno messa in azione in laboratorio. Il gene della longevità è stato trasferito nelle cellule staminali del sangue di topi anziani e gli animali sono ringiovaniti.

Come Benjamin Button? - In particolare, grazie a questo intervento l'orologio molecolare dei topi è tornato indietro e le cellule hanno recuperato in pieno la capacità di rigenerarsi, come se appartenessero a un organismo giovane.

Un effetto che potrebbe ricordare "Il curioso caso di Benjamin Button" in cui l'attore Brad Pitt impersona un uomo nato vecchio che ringiovanisce col passare degli anni.

Ispirazioni fantascientifiche a parte, lo studio potrebbe avere dei risvolti terapeutici pratici. Secondo Danica Chen, tra gli autori dello studio: "La scoperta apre la porta a potenziali trattamenti per le malattie degenerative legate all'età".

Il test - Lo studio è descitto su Cell Reports: i ricercatori hanno trasferito nelle cellule staminali del sangue dei topi il gene chiamato Sirt3, una proteina della classe delle sirtuine, che svolge un ruolo importante nell'aiutare le vecchie cellule del sangue a fronteggiare lo stress. Dopo il trattamento, nei topi è aumentata la produzione di nuove cellule del sangue, Ciò mostrerebbe, secondo gli scienziati, che è possibile rendere reversibile il declino della funzione delle cellule staminali dovuto all'età.

Proteine rewind - Chen osserva: "Sapevamo già che le sirtuine regolano l'invecchiamento, ma il nostro studio è in realtà il primo a dimostrare come queste proteine siano in grado di invertire l'invecchiamento associato alla degenerazione. Penso che sia molto emozionante".