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In arrivo vaccino universale contro l'influenza

Scoperti tre "super anticorpi": potrebbe essere sufficiente unʼunica iniezione contro tutti i ceppi

Afp

In arrivo il vaccino jolly. La prevenzione universale per qualsiasi tipo di influenza sta per essere messa a punto grazie alla scoperta di tre “super anticorpi”. Così l'anno nuovo con la sua influenza nuova non comporterà più l'iniezione di un vaccino nuovo. Attualmente, la mutazione dei virus influenzali costringe le categorie a rischio a fare una puntura diversa ogni anno. Ma quest'abitudine sembra destinata all'oblio. Una ricerca condotta da ricercatori americani e olandesi avvicina la comunità scientifica internazionale a un siero universale in grado di prevenire l'infezione indipendentemente dal virus che la provoca.

Lo studio

La ricerca, pubblicata su Science Express, è firmata da Ian A. Wilson dello Scripps Research Institute di La Jolla, San Diego, e dai colleghi Jaap Goudsmit e Robert Friesen del Crucell Vaccine Institute dei Paesi Bassi.
Il team ha passato in rassegna un'ampia collezione di anticorpi antinfluenzali umani prelevati da volontari vaccinati. Gli scienziati sono così riusciti a identificare tre “super anticorpi” protettivi contro vari ceppi di virus dell'influenza di tipo B.
I tre anticorpi identificati si chiamano CR8033, CR8071 e CR9114. Tutti si sono dimostrati in grado di proteggere topi di laboratorio contro dosi letali dei principali ceppi di virus influenzali B.
Ma uno in particolare, il CR9114, ha difeso i roditori anche contro diversi virus di tipo A, incluso il sottotipo H1N1 che tre anni fa aveva scatenato una psicosi collettiva ingiustificata.
Wilson afferma: “Si tratta dell'unico anticorpo al mondo ad aver dimostrato queste proprietà universali”. Il trucco? Colpire dritto al tallone d'Achille dei virus A e B: per agganciarli e ucciderli, si lega a una struttura della superficie virale che rimane la stessa nei diversi sottotipi di virus A e B, e quindi torna identica stagione dopo stagione.
Per capire come agivano i super anticorpi individuati, gli scienziati hanno utilizzato tecniche di cristallografia a raggi X, che permette di 'fotografare' la struttura molecolare di una sostanza. Nel caso specifico, l'obiettivo era osservare il punto preciso della superficie del virus al quale gli anticorpi si agganciavano per sferrare il loro attacco mortale. In tutti i casi il punto di legame era appunto una parte (epitopo) di antigene virale pressoché invariata in tutti i ceppi. Ma il super anticorpo più affascinante agli occhi dei ricercatori è il CR9114, proprio per il suo potere di scudo contro i virus influenzali sia A che B. L'intenzione degli studiosi, dunque, è intensificare le ricerche sull'epitopo virale al quale si lega il CR9114. Questa particolare struttura può infatti rappresentare un nuovo bersaglio per future vaccinazioni e terapie.

L'orizzonte futuro della ricerca Wilson sottolinea: “Per sviluppare un vaccino veramente universale uno dei fattori chiave è la protezione contro i tipi virali A e B. Con questo nuovo studio ora disponiamo di anticorpi in grado di neutralizzarli entrambi in modo esteso”.
Per spianare la strada che resta da percorrere verso l'obiettivo vaccino universale, però, Goudsmit precisa: “È necessario perfezionare le tecniche di screening in modo che includano anticorpi come CR9114: agisce con un meccanismo nuovo che gli attuali metodi comunemente usati per sviluppare vaccini antinfluenzali non sono ancora in grado di rilevare”.