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Al mondo miliardi di persone sono ancora senza wc, la protesta nelle piazze

Da Madrid a Parigi, passando per New Delhi, gli attivisti chiedono una soluzione per lʼemergenza che causa malattie e infezioni dai risvolti anche fatali

Accovacciati davanti al ministero degli Esteri, facendo mostra di glutei in plastica, gli attivisti spagnoli della Ong Ongawa hanno protestato così a Madrid. Il bizzarro sit-in è stato organizzato in occasione della Giornata mondiale delle toilette. Secondo i calcoli dell'Onu, sono 2,5 miliardi le persone nel mondo che non hanno accesso a un wc. In base ai dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità, ogni giorno muoiono circa duemila bambini di meno di cinque anni per diarree attribuibili all'assenza di appropriate condizioni igienico-sanitarie.

Al mondo miliardi di persone sono ancora senza wc, la protesta nelle piazze

Il problema in India - L'India e l'Africa sono particolarmente colpite. A New Delhi, si svolgono tre giorni di manifestazioni per sensibilizzare all'uso dei servizi igienici. L'Unicef ha stimato che quasi 594 milioni di indiani, quasi la metà della popolazione della nazione, defeca all'aperto.

La situazione è più acuta nelle aree rurali dove, anche in presenza di servizi igienici, le persone preferiscono non usarli. Circa 300 milioni di donne e ragazze sono costrette a uscire fuori casa, di giorno come di notte, esponendosi non solo ai rischi di malattie e infezioni batteriche ma anche alle molestie e agli assalti da parte degli uomini.

L'impegno francese - Per "Coalition Eau", un collettivo francese di organizzazioni non governative, l'impossibilità di accesso alle toilette è un "tabù da spezzare". A Parigi, sulla piazza del Centre Georges Pompidou, sono stati sistemati dei wc con cabina trasparente, nel quadro dell'operazione "Parlons Toilettes".

E' stata lanciata, inoltre, una petizione online per chiedere al governo francese di aumentare di 40 milioni di euro l'aiuto pubblico allo sviluppo per l'accesso all'acqua e all'igiene, che l'Onu ha inserito nella lista dei diritti umani nel 2010.