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L'urologo risponde ai quesiti

I consigli del professor Patrizio Rigatti, direttore Unità di Urologia dell'Auxologico di Milano

Un nuovo spazio all'interno del nostro sito consente a voi lettori di interagire con medici specialisti per risolvere i vostri interrogativi sulla salute.

Il consiglio fornito non è da considerarsi sostitutivo della visita medica. Se hai qualche dubbio in materia di urologia e vuoi inviare anche tu una domanda al professor Patrizio Rigatti, clicca qui.

D: Caro dottore, ho 38 anni e con il passare del tempo soffro sempre più di eiaculazione precoce. Fino a 10 anni fa circa un rapporto non durava meno di 10 minuti, ora riesco ad arrivare appena al minuto. Se riprovo subito dopo, con un tempo refrattario che dura al massimo 5 minuti, riesco a resistere più di 15 minuti. A cosa è dovuto questo? Si tratta di una questiona psicologica (dato che la cosa peggiora da quando per me è diventato un problema, un pensiero fisso) o si tratta di qualche problema fisico? Grazie

R: Caro lettore, le cause di eiaculazione precoce possono essere sia di tipo fisico che di tipo acquisito come nel caso di una infiammazione prostatica per esempio da infezione. Riferendola da così tanto tempo quello che si deve indagare è la presenza di un frenulo breve che può causare una ipersensibilità del glande. Naturalmente la componente psicologica può ricoprire un ruolo di discreta rilevanza nel quadro complessivo. Le consiglio di eseguire una visita specialistica per escludere la presenza di un frenulo breve ed eventualmente passare ad esami più approfonditi come una spermiocoltura.

D: Ho 60anni sono stato operato al collo vescicale e alla prostata per infiammazioni alla vescica da più di 10 anni ma ho sempre bruciori con necessità  di andare a orinare più volte di notte e di giorno. con gli antibiogramma è stato trovato il mirabilis è stato curato con terapia mirata ma il bruciore ritorna sempre. Mi sa dare un consiglio? Grazie Ferrante

R: Gentile lettore, bisognerebbe capire meglio a che tipi di interventi è già stato sottoposto. Ad ogni modo prima di tutto bisogna ripetere un esame urine con urinocoltura per essere sicuri che il germe sia stato debellato. A quel punto si potrebbe iniziare una terapia antiinfiammatoria naturale con Serenoa Repens associata a dutasteride per qualche mese ed rivalutare successivamente il quadro sintomatologico.

D: Buon giorno, ho 58 anni, lavoro in Nigeria e ho fatto una settimana fa le analisi delle urine. Sono  presenti nella voce cristalli " ossalato di calcio bi-idrato " Entrociti isomorfici > 80% Eritrociti dismorfici > 80% Acantociti > 5% Eritrociti dismorfici ed isomorfici in uguale %

R: Caro lettore, la presenza di eritrociti nelle urine può avere molteplici cause. Sicuramente le consiglierei di eseguire una urinocoltura per escludere una infezione, una ecografia dell'apparato urinario per valutare l'eventuale presenza di calcoli ed un esame citologico delle urine su 3 campioni per valutare la presenza di una neoplasia della vescica . Naturalmente a seguire sarebbe opportuno eseguire una visita specialistica.

D: Egregio professore, da novembre 2012, il mio psa risulta da 9 a 13. Ho eseguito biopsia risultata negativa, ma il mio problema e' una diuresi diurna assai frequente , fenomeno già presente precedentemente. Da qualche settimana, ho sospeso la terapia con silodyx in quanto non ricevevo nessun beneficio, devo  continuare ? Grazie

R: Gentile lettore, molto probabilmente la sua pollachiuria è dovuta a un quadro infiammatorio prostatico. Il Silodyx, essendo un alfa-litico, è utile principalmente nei quadri ostruttivi. Sarebbe opportuno eseguire una ecografia prostatica TR ed una uroflussometria con valutazione del residuo post minzionale per valutare le dimensioni della sua ghiandola prostatica e decidere se la terapia alfa-litica possa avere un senso nel suo caso.

D: Gentile dottore, gestendo al domicilio un cateterizzato a permanenza mi trovo, a volte, a dover gestire delle ostruzioni. Sbaglio se, collegandomi alla terza via, effettuo un'introduzione di aria invece che di soluzione fisiologica? Ha controindicazioni questa manovra? Grazie, Luisella

R: Gentile Sig.ra Luisella, le consiglio di non introdurre aria dal catetere vescicale ma solo soluzione fisiologica prima di tutto perché la funzione della soluzione fisiologica è quella di liberare il catetere in caso di ostruzione e di lavare il resto della vescica e secondo perché la soluzione fisiologica è sterile.

D: Buongiorno da circa 4 mesi soffro della presenza di batteri nello sperma. dall'ultima spermiocoltura risulta tutto negativo ovvero tutti i batteri sono stati debellati. Ciononostante continuo ad avvertire prurito in zona uretrale e lieve bruciore tutto ciò e normale??? attualmente l'urologo mi ha prescritto il pigenil 50 mg da prendere 2 volte al di x 6 mesi resto in attesa di un vostro parere consigliate di ricontattare l'urologo? 

R: Sicuramente il Pygenum Africanum può avere una funzione antiinfiammatoria sulla ghiandola prostatica. Ad ogni modo, dato il bruciore uretrale potrebbe eseguire un tampone uretrale ed associare al Pigenil un altro antiinfiammatorio prostatico come la Serenoa Repens.

D: Gentile prof Rigatti la scrivo per sapere una sua opinione in base al mio problema circa 13 anni fa mi è stata diagnosticata una restrizione al collo della vescica che non ho voluto farmi operare. mi hanno detto di prendere omnic comprese, ho fatto l'esame per misurare la pressione della vescica ed e uscito ottimo dicendomi che se farei l'intervento non avrei più problemi. L'unico problema reale che ho e che vado al bagno un po più spesso del normale, ho fatto svariate volte l'ecografia in un momento qualunque della giornata dopo una minzione ed il residuo era sempre modico a differenza di quando me lo fecero fare in ospedale che con una sola minzione non riuscivo a svuotarmi completamente. Adesso ho 40 anni cosa ne pensa lei ? Volendo venire a fare una visita di controllo da lei che esami le dovrei portare. In attesa di una sua risposta la ringrazio distinti saluti

R: Gentile lettore, visto il suo tipo di problema, sarebbe utile eseguire una uretroscopia in modo da valutare l'effettiva presenza di sclerosi del collo vescicale come le è stato diagnosticato diversi anni fa, in modo da capire se effettivamente, in base anche all'entità dei suoi sintomi, l'intervento endoscopico di incisione del collo vescicale può avere un senso.

D: Soffro di uretrorragie:esami batteriologici negativi,cistoscopie negative,presenza di calcificazioni prostatiche grossolane. Mi dicono la causa sia gong estione prostatica da prostatite cronica; presumono ci siano ectasie venosr al collo vescicale. Tante cure mediche ma tutte inutili. C'è una soluzione chirurgica?

R: Gentile lettore, visti gli esami da lei eseguiti, tutti con esito negativo, le consiglierei di assumere Dutasteride una cpr al giorno per circa 3-4 mesi e successivamente di ripetere una visita specialistica per rivalutare il quadro.

D: Vorrei avere un suo parere professionale.. Ho la sindrome di Klinefelter, sono XXY, e il mio test dello spermiogramma non ha avuto nessuna notizia positiva per me. E' possibile che non ci sarebbe nessun modo per aver dei figli naturalmente ? In attesa di un suo riscontro, le auguro un buona serata. Cordialmente Giuseppe

R: Gentile Sig. Giuseppe, la sindrome di Klinefelter è la più frequente causa di infertilità su base genetica. Prima di tutto bisognerebbe conoscere la sua età e se ha già iniziato una terapia con Testosterone. Infatti, nei testicoli dei soggetti affetti da SK, soprattutto nei casi di mosaicismo, possono esistere dei focolai isolati di spermatogenesi. Esiste quindi una possibilità, di tipo chirurgico, di recuperare spermatozoi vitali dai testicoli ed utilizzarli per una fecondazione assistita. La possibilità invece di avere figli in modo naturale è veramente molto bassa.

D: Buonasera, circa 10 anni fa sono stato operato al frenulo breve (con il laser), perché durante una rapporto con la mia ragazza  si era  lesionato. Ad oggi quando scopro il glande durante il rapporto senza preservativo non sento alcun fastidio ma se la ragazza lo scopre  con la mano e lo scopre  tanto giù mi da fastidio oppure se lo tocca con  la mano . Vorrei sapere se è normale questa sensibilità del glande? Ho 35 anni

R: Gentile lettore, molto probabilmente il suo problema è legato al fatto di essere stato sottoposto all'intervento utilizzando il laser. Sicuramente è una procedura più veloce del classico bisturi e punti di sutura ma soggetto a recidiva, ad una aumentata sensibilità della zona e ad una non risoluzione del problema. Dovrebbe eseguire una visita specialistica per valutare lo stato del frenulo e capire se necessita di un ulteriore intervento chirurgico.

D: Sono Pesci Primo mi sto curando la prostata dal mese di gennaio 2012. Accorgendomi che al momento di orinare il getto era scarso mi sono rivolto al mio urologo di fiducia, dopo vari accertamenti di tipo PSA-Ecografia-Biopsia,Biopsia di esito negativo, l'urologo mi ha detto ho la prostata ingrossata, ho 65 anni. X orinare meglio mi curano con il SILODYX da 8 mg, + uraloe, una dopo pranzo l'altra dopo cena.HO chiesto di poter effettuare un esame + specifico di tipo PET me lo hanno sconsigliato. Mi hanno detto che questa cura la dovrò fare sempre finche vivrò, e di ritornare dall'urologo con il PSA aggiornato in dicembre. Le chiedo un consiglio Dottore questa cura e questi accertamenti sono giusti o si può fare meglio. In attesa della sua risposta. La ringrazio. Pesci Primo

R: Egregio Sign. Pesci, A mio modesto avviso, la terapia che Le è stata prescritta è adeguata per il trattamento delle difficoltà urinarie che Lei descrive. Tale terapia può essere assunta per diversi anni dal paziente, a meno di evidenti effetti collaterali. Per quanto attiene al discorso relativo all'esame PET, esso viene utilizzato soltanto nei casi in cui viene asportata completamente la prostata per motivi oncologici, Pertanto, secondo quanto mi descrive, non è indicata nel suo caso. Il mio consiglio è quello di proseguire con i controlli periodici del PSA e con la terapia impostata dal Collega Urologo Curante, nonché con periodiche visite urologiche. Cordialità

D: A seguito di analisi del sangue mio marito (nato nel 1958)ha avuto questi risultati:Psa5,34- PSA free 0.88 RAPPORTO PSA FRRE/PSA TOTALE 0.16 l'urologo del bio campus di roma - dopo una cura di 10 giorni di antibiotici e valori di questo tipo, (PSA 4.69 - PSA FREE 0.77)ha proposto una biopsia alla prostata, fatta a maggio e con risulatto fortunatamente negativo. Ora a mio marito sono state consigliate analisi del sangue fra 6 mesi per il controllo dei valori. Lei è d'accordo? se il PSA dovesse essere sempre alterato, come si procede? nuova biopsia? ma l'ecografia non serve in questo caso? lei avrebbe fatto lo stesso percorso suggerito dal collegA? E NEL FRATTEMPO NON HA RICEVUTO ULTERIORI CURE FARMACOLOGICHE. Grazie!

R: Gent.ma Signora, il controllo semestrale del PSA è adeguato. In caso di livelli del PSA persistentemente elevati potrebbe essere indicato un nuovo campionamento bioptico prostatico. Potrebbe essere indicato, eventualmente e a discrezione del Collega Urologo Curante, un nuovo ciclo di terapia antibiotica e antinfiammatoria prima di dosare il PSA. Tenga presente che l'ecografia prostatica trans-rettale ha un potere diagnostico limitato e, pertanto, non può mai sostituire la biopsia prostatica. Si ricordi, infine, di eseguire il dosaggio del PSA sempre nel medesimo laboratorio. Cordialità

D: Prof. Patrizio Rigatti, Le espongo il mio caso : ho 48 anni e facendo un controllo a giugno ho scoperto che il valore del mio PSA era 9,07 ng/mL (rapporto free/totale 8,6%). Dopo diversi accertamenti ecco l'esisto della biopsia (14 prelievi):in uno solo dei prelievi è stato riscontrato focolaio di adenocarcinoma acinare infiltrante, moderatamente differenziato, Gleason combinato 6 (3+3) interessante circa il 15% del materiale in esame in tale sede. Scintigrafia ossea e TAC (torace e addome)erano negativi. L'urologo mi ha consigliato vista la giovane età una prostatectomia radicale. Non le nascondo la mia ansia. Lei cosa consiglierebbe? La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità . Cordiali saluti

R: Egregio Signore, concordo pienamente con il Suo Urologo, soprattutto in relazione alla Sua età. Tenga presente che può scegliere se effettuare l'intervento a cielo aperto, secondo la tecnica tradizionale (“prostatectomia radicale retropubica”) o con tecnica robotica. Sottolineo l'assoluta importanza di asportare i linfonodi vicini alla prostata, nel contesto del medesimo intervento, con entrambe le tecniche (“linfoadenectomia pelvica”) a scopo diagnostico-terapeutico, come usuale nel Nostro Centro. Cordialità

D: NEL MARZO 2011 HO SUBITO UN INTERVENTO NEUROCHIRURGICO DI IDROCEFALO TETRAVENTRICOLARE, MI HA RISOLTO MOLTI PROBLEMI MA ANCORA NON TUTTI. OGNI VOLTA CHE URINO SPESSO IL GETTO NON E ' CONTINUO MA AD INTERMITTENZA, HO ANCORA LIEVI PROBLEMI A LIVELLO DEAMBULATORIO NONCHE' CONTINUI MAL DI TESTA CHE ATTENUO ADESSO CON DEPALGOS 5 + 325. HO DA POCO RIFATTO LE ANALISI CLINICHE ED HO UN PSA PARI A 0,431 NG/ML. COME REPUTA TALE SITUAZIONE? NELL'ATTESA, PORGO DISTINTI SALUTI. IN FEDE, Raffaele B. De Carlo.

R: Egregio Sign. De Carlo, il PSA è nella norma. Pertanto, non ha problematiche di natura oncologica. Per quanto attiene ai disturbi da Lei descritti, le suggerisco di eseguire un esame urine con urinocoltura (ed eventuale antibiogramma), una citologia urinaria su tre campioni, una ecografia dell'apparato urinario e prostatica transrettale e, infine, un esame urodinamico completo. Esegua una valutazione urologica ad esami espletati (l'esame obiettivo specialistico è di fondamentale importanza). Cordialità

D: Soffro di cistite ricorrente , ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili con risultato sempre negativo ma il problema persiste. ogni mese ho questo problema, sono in mepausa da 10 anni ,mi sono operata alla vescica per problemi di perdite urinarie ma sono stata bene solo per 5 anni poi e' ricomparso il tutto, oltre alla cistite ho delle piccole perdite urinarie. Il medico di ha consigliato dei fermenti lattici e prendo anche ACIDIF PLUS per tenere sotto controllo il ph. Puo' per favore darmi qualche consiglio in merito, grazie della vs.cortese collaborazione sono fiduciosa del vs. consiglio cordiali saluti Gesuina

R: Gent.ma Sign.ra Gesuina, nel Suo caso appare di fondamentale importanza tenere un diario minzionale per una settimana: tutti i giorni deve annotare il quantitativo di liquidi che assume, il quantitativo di urina prodotta per ogni minzione, il numero delle minzioni , il numero dei pannolini utilizzati, la tipologia dei pannolini utilizzati ed il loro peso. Le consiglio, inoltre, di eseguire un esame urine con urinocoltura (ed eventuale antibiogramma), nonché una citologia urinaria su tre campioni. Esegua, quindi, una visita urologica ad esami espletati, recando con sé anche esiti degli ultimi esami delle urine. Risulta di fondamentale importanza anche una valutazione ginecologica. In assenza di altri dati, prosegua con la terapia indicata dal Suo medico. Cordialità

D: preoccupazione infezione hiv salve cinque mesi fa ho avuto un rapporto a rischio da li in poi ho il pene rosso corona del glande di colore viola bruciore intenso. ho fatto le analisi risultati negativi devo rifarli passati i sei mesi ?

R: Gent.mo Signore, i 6 mesi rappresentano il periodo finestra per l'infezione da HIV. Pertanto deve ripetere gli esami. Le suggerisco, inoltre, qualora non li avesse eseguiti, un esame urine con urinocoltura, un tampone uretrale ed una spermiocoltura con la ricerca dei germi sia tipici che atipici (Chlamydie, Mycoplasmi, Ureaplasmi, Trichomonas, Proteus, Candida), la ricerca su urine e sperma di HPV-DNA. Esegua infine una valutazione urologica e dermatologica. L'esame obiettivo specialistico risulta fondamentale nel suo caso. Cordialità

D: Gentile Dottore, ho 32 anni e la prima volta che ho avuto a che fare con la cistite, ne avevo 19. Ogni tanto mi torna, episodi non violenti ma che ormai riconosco e quindi cerco di stoppare sul nascere. Il vero problema(mi è capitato anche in passato), è che dopo 24-72 ore dai rapporti-sia con precauzioni, sia senza-mi viene la cistite. Non so da cosa dipenda. C'è una predisposizione? Non posso continuare così vista la mia giovane età ...inizio a vivere male certe situazioni che dovrebbero essere piacevoli...cosa mi consiglia? La ringrazio. Cordiali saluti.

R: Gent.ma SignoraLe suggerisco di eseguire una valutazione urologica presso un centro dedicato (nel nostro è presente un ambulatorio cistiti) recando con sé un esame urine con urinocoltura (ed eventuale antibiogramma) e tutta la Sua documentazione. La visita specialistica è necessaria ai fini dell'impostazione del corretto iter diagnostico-terapeutico. Esegua, infine, una valutazione ginecologica. Cordialità

D: idrocele cistico dx Grazie x questa possibilità vorrei gentilmente capire qualcosa in più sul mio problema che me lo porto avanti da circa tre anni, con tre interventi fatti in tre ospedali diversi della provincia di lecce 1)intervento svuotamento ed eversione vaginale testicolo 2) intervento stessa diagnosi..3)intervento si parla di svuotamento ed eversione parete cistica.trovate due cisti una grande ed una piu' piccola dottore vorrei capire gentilmente se posso risolvere questo problema in maniera definitiva datemi un consiglio utile grazie

R: Gent.mo Signore, dai dati che fornisce risulta difficile comprendere la sua effettiva patologia per quanto attiene al terzo intervento propostole. Ad ogni modo, il problema è risolvibile in modo definitivo, ma solo attraverso un nuovo intervento chirurgico. Risulta di fondamentale importanza la visione di una ecografia scrotale eseguita non più di un mese fa, ai fini della definizione del corretto iter diagnostico-terapeutico per il Suo caso. Cordialità

D: Salve, mi scuso se la domanda può sembrare particolare. Mio padre in esguito all'estrazione di un dente ha avuto grosse difficoltà all'apparato urinario, sostanzialmente non urinava più. Inizialmente tale problema è stato imputato alla prostata, difatti ha subito anche un intervento che però non è stato risolutore. Il problema è rimasto lo stesso. Visto che il problema ha avuto inizio lo stesso giorno che ha effettuato l'estrazione del dente io sono sempre stato convinto che vi fosse una correlazione. In effetti poi cercando su vari siti ho visto che il tranex che si usa appunto in ortodonzia può provocare cito testualmente "ostruzioni degli ureteri, con conseguente stasi urinaria". Vorrei capire, visto che anch'io devo effettuare un estrazione del dente come risolvere, un eventuale problema di questo genere. Grazie Roberto

R: Gent.mo Sign. Roberto, Il meccanismo di stasi urinaria a livello ureterale è legato ad una eventuale formazione di coaugulo, estremamente rara. Da quello che mi descrive, deduco che il blocco urinario di Suo Padre si sia risolto con il posizionamento di un catetere vescicale e che, quindi, sia legato ad un meccanismo patogenetico differente. Non conosco i suoi dai anamnestici e la Sua età, ma credo che possa eseguire l'estrazione dentale senza alcun rischio in tal senso. Cordialità

D: Buongiorno, a mio figlio (14 anni) è stato diagnosticato un varicocele di 2/3 grado (confermato da ecocolor doppler)per il quale necessita di intervento. Volevo sapere che differenze ci sono tra il metodo di legatura delle vene con un intervento di microchirurgia in anestesia totale ed il metodo di sclerotizzazione della vena con introduzione di un cannello nello scroto che inietta in vena una sostanza spumosa che "trombizza" la vena in anestesia locale. Gradire una risposta ed un consiglio sulla scelta del metodo in quanto ci sono stati prospettati entrambi. Grazie

R: Gent.ma Signora L'intervento di legatura delle vene spermatiche prevede una piccola incisione in regione inguinale e dura circa 30 minuti. Viene eseguito in anestesia spinale (ovvero selettiva per zona pelvica ed arti inferiori) , a meno che non sia il paziente (o i genitori) a richiedere una anestesia generale. La sclerotizzazione viene eseguita in anestesia locale, dura anch'essa 30 minuti. Entrambe le tecniche prevedono un ricovero di day-hospital. I risultati per quanto attiene alle recidive sono sovrapponibili, secondo quanto emerge dai dati della letteratura. Le complicanze sono rare per entrambe le procedure. Ciascun Centro sceglie la metodica in base alla propria esperienza. Cordialità

D: Avendo subito per due volte l'operazione HIFU e assumendo una compressa di CASODEX 150 mg al giorno chiedo se l'assunzione di detta compressa è a tempo indeterminato. Col tempo mi è cresciuto in modo anormale il seno e la pancia e non ho più l'erezione. Gradirei delucidazioni in merito. Con osservanza Raimondo Pisano.

R: Egregio Sign. Pisano L'assunzione del Casodex non è a tempo indeterminato, esistono delle fasi di interruzione E' necessario un monitoraggio periodico degli indici epatici (esami ematochimici) e degli effetti collaterali, per altro da Lei descritti. L'assenza di erezione è legata al meccanismo di azione del farmaco. Le suggerisco di contattare al più presto il Suo Urologo/Oncologo di fiducia. Cordialità

D: Di recente ho fatto una visita dall'urologo di routine,mi ha riscontrato l'ingrossamento x2 della prostata,premetto non accuso alcun sintomo di malessere nell'urinare ho bisogno di farlo neanche di notte,ma non mi ha prescritto alcun farmaco per l'ingrossamento,ma solo un controllo tra 6 mesi accompagnato da ecografie del caso,posso stare tranquillo?

R: Gentile Signore, Se Lei non accusa disturbi, non è necessaria alcuna terapia per ridurre dimensionalmente la prostata. Appare di fondamentale importanza il controllo semestrale del PSA. Suggerisco, inoltre, oltre alla esecuzione di ecografia apparato urinario e prostatica transrettale, una uroflussometria con valutazione del residuo post minzionale. Effettui una valutazione urologica ad esami espletati. Cordialità

D: Ho 51 anni 5 mesi fa ho eseguito turv per neoplasia vescicale referto istologico neoplasia a bassa potenzialità di malignità , ora devo fare cistoscopia forse a settembre adesso farò una Pet tac, volevo fare dei controlli presso di lei e anche cistoscopia ambulatoriale se possibile visto che da noi sono in narcosi. Vivo in umbria. grazie Patrizio Campanaro

R: Gent.mo Sign. Campanaro Presso il Nostro Centro viene eseguita una uretrocistoscopia con strumento flessibile in regime ambulatoriale. L'esame arreca un minimo di fastidio ma non è doloroso. Per quanto attiene alla TC-PET, questa non viene routinariamente eseguita nel Nostro centro a seguito di prima diagnosi di neoplasia vescicale a bassa potenzialità di malignità. Ad ogni modo, l'esame può essere effettuato presso il Servizio di Medicina Nucleare e non richiede narcosi. Non è un esame per nulla doloroso. Il numero di telefono per le prenotazioni è 02.26432643. Cordialità

D: Egregio dottore,sono un signore di anni 61 dalla Sicilia,ogni anno faccio il controllo della prostata come prevenzione.Dall'ultimo controllo risulta che sono oggetto di ostruzione di grado modesto dal grafico della uroflussometria e che la prostata è di dimensione piccola. L'urologo mi diagnostica che dovrei pensare tra qualche anno ad un piccolo intervento endoscopico.La terapia attuale sono delle capsule di Omnic 0,4 mg,di un integratore alimentare Proposta una capsula al giorno.Il risultato del PSA 0,41.Questa situazione mi preoccupa tanto da chiedermi: a cosa vado incontro,quali possono essere le consequenze del dopo intervento,a quali mani o struttura rivolgermi per non avere danni irreparabili.Sicuro in un suo consiglio,distintamente la saluto. Giuseppe Vasta

R: Gent.mo Sign. Vasta, L'intervento endoscopico di resezione della prostata si rende necessario solo qualora la terapia medica non faccia più effetto. Presso il Nostro Centro viene eseguito sia l'intervento tradizionale (TURP) che con laser (HoLEP). Normalmente, per prostate piccole si esegue l'intervento tradizionale. In centri di riferimento (come il Nostro), le complicanze sono estremamente rare. Ai fini di un corretto inquadramento diagnostico, le suggerisco di effettuare una visita urologica recando con sé ecografia apparato urinario e prostatica transrettale, esame urine con urinocoltura (ed eventuale antibiogramma), esame urodinamico completo. Porti con sé tutta la documentazione relativa alla problematica urologica. Cordialità

D:
Gentile Professore, soffro di cistiti ricorrenti ormai da quasi venti anni. Sono stata in cura da diversi urologi nel corso di questi anni, i quali non hanno mai riscontrato patologie specifiche (ecografie e reni nella norma) Mi è capitato di prendere antibiotici anche per otto/nove volte durante un anno, come mi è capitato di trascorrere circa un anno intero senza l'"incubo cistite". Spesso la causa è, come mi è stato detto, il rapporto sessuale, ho effettivamente riscontrato ciò. A tal proposito vorrei chiedere conferma se mio marito potrebbe avere la cistite senza sintomi e trasmettermela.Le cure preventive possono essere veramente utili, visto che nonostante stessi facendo la cura con Cystomann 100 ho preso ugualmente la cistite? Grazie per la Sua gentile risposta. Antonella

R: Gent.ma Sig.ra Antonella Vista la ricorrenza delle cistiti e la correlazione con i rapporti, sarebbe opportuno che Suo marito effettuasse una valutazione urologica. Tenga presente che è descritto nella pratica clinica l'utilizzo di una compressa di antibiotico subito dopo un rapporto, a scopo preventivo. Le suggerisco di discutere questa possibilità nel corso della visita urologica di Suo marito.

D: Operazione di cistectomia totale con ricostruzione Vescisa usando 40 cm di intestino. Ora a distanza di 6o gg dalla operazione mi stanno facendo Una cra di punture intra cavernose per riprendere la attivita' sessuale. Io sono molto scettico Nella ripresa sessuale. Ma psicologicamente mi piace pensare sara' cosi' in ripresa ,ma nella Realta' come sara'? Gentilmente mi puo'l dre una risposta nel bene e nel male nuda e cruda. Nel ringraziarla vivamente le porgo i miei piu' distinti saluti. Renato

R: Gent.mo Sign. Renato, La ripresa è in parte correlata alla funzione erettile pre-intervento, che dovrebbe essere stata valutata con appositi questionari ed un power color doppler dinamico penieno. Ad ogni modo, i dati riportati in letteratura circa l'efficacia delle iniezioni intracavernose dopo cistectomia sono discreti.

D: Il mio compagno,diabetico,ma non insulino dipendente,in seguito a problemi di atrofia prostatica ha iniziato una terapia farmacologica(avodart). Più o meno da quando l'ha iniziata ha il problema delle feci molli.non ha dissenteria ma non si libera più come prima.ha quotidianamente scariche poco compatte.abbiamo fatto oma retto scopia e la coprocultura che,x fortuna,non hanno evidenziato nulla di negativo!!fiduciosa in una sua risposta la saluto corialmente R.M.

R: Gent.ma Signora Non ritengo che esista una correlazione tra l'assunzione di avodart e la problematica da Lei descritta. Ad ogni modo, potrebbe eventualmente sostituire l'avodart con finastid 5 mg 1 compressa al giorno, ma sempre sotto stretto monitoraggio e previa approvazione da parte del Collega Urologo di riferimento. Cordialità

D: Mio marito , 38 anni, ha fatto diverse indagini per un dolore pelvico-perianale persistente da circa 1 anno e mezzo, tra cui: esplorazione rettale, ecografia tran rettale e risonanza magnetica addome inferiore. appare tutto nella norma, tranne dalla rm un lieve segnale di ipointensita' nella prostata periferica. come e' da interpretare questa cosa considerando gli altri esami negativi? ogni quando dovra' ripetere i controlli dall'urologo? ha fatto anche psa e psa free tutto normale. Grazie

R: Gent.ma Signora Per esprimere un parere corretto sarebbe necessario leggere il referto nella sua interezza. Ad ogni modo, data l'età di Sui marito, appare opportuno eseguire un dosaggio PSA totale, libero, ratio, un esame urine con urinocoltura (ed eventuale antibiogramma) ed una ecografia apparato urinario a cadenza annuale. In relazione alla sintomatologia descritta suggerirei, oltre agli esami già eseguiti, un esame urodinamico completo, una elettromiografia del pavimento pelvico, una citologia urinaria su tre campioni, esame urine con urinocoltura, tampone uretrale ed una spermiocoltura con la ricerca dei germi sia tipici che atipici (Chlamydie, Mycoplasmi, Ureaplasmi, Trichomonas, Proteus, Candida), la ricerca su urine e sperma di HPV-DNA. Consiglierei, infine, una valutazione urologica ed una valutazione proctologica ad esami espletati. Cordialità

D: Da molti anni soffro di disturbo alla prostata e cioè la notte vado spesso in bagno per urinare (2, 3, e a volte 4,5 volte la notte) . Ho fatto diverse ecografie transrettali e mi risulta la prostata un po ingrossata e con calcificazioni. ho preso negli anni delle pasticche ma ho risolto poco. Mi domando se c'è qualche cura veramente efficace almeno che mi allevia un po' questo disturbo di andare tante volte in bagno perche' capisco che forse c'e' poco da guarire; se queste calcificazioni possono trasformarsi in cose cattive Ringrazio per la risposta e porgo cordiali saluti

R: Gentile Signore, le calcificazioni prostatiche non evolvono molto raramente in senso oncologico. Le suggerisco di eseguire un esame urodinamico completo ed una valutazione urologica ad esame espletato. Sarebbe utile recare in visita anche un diario minzionale compilato per una settimana: tutti i giorni deve annotare il quantitativo di liquidi che assume, il quantitativo di urina prodotta per ogni minzione, il numero delle minzioni (includa, ovviamente, anche le levate notturne). Cordialità

D: E' da circa 5/6 mesi che non riesco ad avere un rapporto completo con ne con mia moglie ne con altre persone. O provato anche a prendere il viagra e altri simili ma con esito negativo. Cosa di consiglia. Anni 56

R: Gentile Signore, le suggerisco di effettuare un profilo ormonale (esami del sangue con valutazione di testosterone totale, libero, diidrotestosterone, estradiolo, SHBG, prolattina, TSH, fT3, fT4, profilo glicemico, PSA totale, libero, ratio, LH, FSH), esame urine con urinocoltura (ed eventuale antibiogramma), una ecografia scrotale e prostatica transrettale ed una valutazione uro-andrologica ad esami espletati. Le suggerisco, collateralmente, una valutazione cardiologica. Cordialità