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Diario della crisi - "Bocca di rosa": in un bar del bresciano metodo sexy per moltiplicare i clienti

La storia della barista di Bagnolo Mella. Per aumentare il fatturato accorcia la gonna

Tgcom24

“Sexybar”, sino ad oggi, era un programma che tracimava seni e cosce sulla tv padana “Telegi”, offrendo al popolo notturno “le migliori porno-star “, sedute sulle loro opinioni, oggi invece - come spesso accade in una telecrazia avanzata - il format è diventato realtà.

Un trivio di Bagnolo Mella, presidiato invano dall'immagine della Madonna, sta diventando il punto “G” della Bassa Bresciana, specie quando Laura Maggi, la barista di “Le cafè”, esce dal suo locale e con N° cinque lunghe e spettacolari falcate, raggiunge uno sgabello che domina l'incrocio dall'alto (o dal basso) della sua minigonna. Frenate, sgommate, tamponamenti e parcheggi abusivi stanno creando ormai un problema di ordine pubblico che ha coinvolto anche il sindaco Cristina Almici.

Chiedo: “E' vero che il bar condensa la gelosia di mogli e fidanzate di Bagnolo Mella?“, risponde cauta come Ghedini: “So che 4 o 5 persone portavoce delle signore che abitano nella zona si son venute a lamentarsi al comando di polizia per questo bar, per problemi di ordine pubblico, per i parcheggi, per gli orari del bar etc. ma le famiglie sono ancora tutelate…”Man mano che la settimana precipita verso l'happy hour del venerdì sera, gli abiti di Laura si riducono proporzionalmente all'afflusso di fans che sfidano la nebbia e il caro benzina per vedere la barista sexy di Bagnolo Mella e soprattutto per verificare se l'originale corrisponde alle foto ignude dei suoi calendari.

Pubblicate su facebook , con le cadenze di una vera campagna pubblicitaria hanno convogliato verso il suo sito oltre 3000 “amici”. Ogni volta che Laura Maggi posta una nuova foto, lo spread erotico della rete produce nuovi fans e nuove migrazioni, al punto che Bagnolo Mella potrebbe essere ribattezzato Bagnolo Maggi. “Pota, vengono fanno anche 240 chilometri!” esclama la barista riempiendo un enorme calice di bianco. Chiedo: “Come mai la sua vodka tonic è più tonic delle altre?” Risponde: “Osti, é' una botta di vita!”

Lo spirito di Tognazzi aleggia sugli avventori: alcuni schivano la telecamera o bevono offrendo la nuca, altri – la maggioranza – dicono di essere capitati nel bar “per caso” (sono sposati), altri ancora dichiarano un'antica amicizia con Laura e di collezionare tutti i suoi calendari (“tutti in ufficio o in garage eh…. Intendiamoci !”). “Il successo di questi calendari - ammette il sindaco offrendo un'analisi diciamo cosi' ‘Alberoniana' della situazione “ è il segno che l'uomo è il punto debole della comunità!”

Come nella canzone di De André, la bocca di rosa di Bagnolo Mella suscita ora, oltre alla gelosia delle comari anche l'intervento delle forze dell'ordine. Cristina Almici si dice preoccupata per l'happy hour del prossimo venerdì:  “Sarà costretta a mettere un semaforo davanti a quel bar ?”  “ Mi auguro di no, ma temo che la prossima serata, possa portare sul comune di Bagnolo una folta partecipazione maschile. Anche perché ci sono poche donne che frequentano il bar…”

D-“Chiamerà la protezione civile?“ R-“Io allerto comunque le forze dell'ordine per evitare che possano crearsi problemi“. Prima dell'arrivo di Laura , il bar era una malinconica tabaccheria dove al massimo incontravi “quattro pensionati, mezzo avvelenati e gonfi di vino”, oggi le facce (e le auto) che ronzano intorno al banco non mostrano segni di crisi.

L'”Allumeuse” Laura Maggi – che dichiara apertamente di esibirsi per farsi pubblicità e non ha bisogno di sposare cause umanitarie andando ad Haiti – è un piccolo genio della comunicazione e il successo della sua campagna home-made potrebbe ispirare nuovi concorsi di bellezza meno volgari di “Miss maglietta bagnata” o meno ideologici di “Miss Padania”