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A "Jazz Meeting" Marco Tamburini

Tgcom incontra il trombettista

Ufficio stampa

Il trombettista e compositore Marco Tamburini presenterà, il 13 luglio a "Umbria Jazz" al Teatro Pavone di Perugia alle ore 16.

30, "Contemporaneo Immaginario", nuovo progetto con una formazione che comprende il suo trio, "Three Lower Colours" (Stefano Onorati, pianoforte e live electronics, Stefano Paolini, basso e live electronics, Marco Tamburini, tromba e live electronics) e il "Vertere String Quartet" (Giuseppe Amatulli primo Violino, Rita Paglionico secondo Violino, Domenico Mastro Viola, Giovanna Buccarella violoncello). 

Dal progetto è nato un disco registrato per "Note Sonanti" e distribuito da "Egea". Marco Tamburini nasce nel 1959. Dopo aver studiato all'Istituto Musicale A. Corelli di Cesena con Elio Comandini, si diploma in tromba nel 1979 al Conservatorio G.B. Martini di Bologna e inizia la propria attività professionale in ambito jazzistico nel 1984. Da quel momento sono seguite innumerevoli partecipazioni ai più importanti festival italiani ed internazionali e progetti musicali che lo hanno visto impegnato sia sul fronte discografico, sia nelle esibizioni dal vivo. Così lo stesso Tamburini ci ha parlato della genesi di "Contemporaneo Immaginario".

"Il progetto -  dice Marco -, è nato anni fa con il trio che è la base di questo gruppo, composto da me da Stefano Paolini al basso e Stefano Onorati al piano, poi l'utilizzo del "live electronic" ci ha consentito di avere uno spettro maggiore di suoni. Successivamente abbiamo deciso di aggiungere il quartetto d'archi il "Vertere String Quartet" e proprio suonando con loro ho avuto l'idea di scrivere brani che possano unire l'acustico con l'elettronico. Tutto il lavoro fatto nel disco è realizzato in diretta, nessun effetto è stato aggiunto, abbiamo improvvisato liberamente su un "canovaccio" che ci ha portato a un sunto di quanto ho immagazzinato in questi anni, confezionando un album con un suono che conduce l'ascoltatore in un viaggio immaginario".

L'uso del live electronic (musica manipolata dal vivo) vi ha aiutato in questo? 
"Moltissimo, perché mi ha dato l'idea di modificare il mio strumento ma anche il modo di suonare la tromba, dal momento che l'elettronica ti dà molte possibilità ed un modo diverso di suonare anche in acustico". "L'elettronica ti mette a disposizione tanti "colori" e territori da esplorare ed anche il modo di emettere il suono è diverso a seconda del filtro che utilizzi". "Quindi il tuo spettro si allarga e gli spazi diventano ampi".

Cosa rappresenta per voi poter presentare questo lavoro in una manifestazione di livello mondiale come "Umbria Jazz"? 
"La presentazione a Perugia di "Contemporaneo Immaginario" ci dà la possibilità di far ascoltare il nostro lavoro ad una platea più ampia ma anche competente ed è in sostanza la riprova che quello che si sta facendo è molto importante. Sto cercando di andare avanti nella mia ricerca, il nostro lavoro è apprezzato e la partecipazione a "Umbria Jazz" è la conferma di tutto questo. Spero che le reazioni del pubblico, notoriamente molto esigente con gli artisti, siano positive".