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A Jazz Meeting ospite Letizia Gambi

La cantante presenta il nuovo album "Blue Monday", in uscita il 6 maggio.

Sono due le date italiane di della cantante Letizia Gambi: all'Auditorium Parco della Musica di Roma l'11 maggio e al Blue Note di Milano il 19, per presentare il nuovo album 'Blue Monday' (ArtistShare).

Il disco sarà pubblicato dal 6 maggio. Letizia vanta collaborazioni con alcune delle maggiori stelle del jazz mondiale, nelle sue date italiane sarà presente anche Lenny White, leggendario batterista pupillo di Miles Davis e vincitore di sei Grammy Awards.

White, produttore del disco, produsse ed arrangiò anche il precedente 'Introducing Letizia Gambi', affiancandole un cast stellare di pesi massimi del jazz che rispondono al nome di Gato Barbieri, Ron Carter, Chick Corea, Wallace Roney, Patrice Rushen e Gil Goldstein, tra gli altri.

Letizia iniziò il suo percorso artistico studiando danza e musical a Londra, recitazione a Milano. Nel 2004 il diploma in Canto Jazz alla Civica Scuola di Musica, alla corte di Franco Cerri ed Enrico Intra, svelando la sua grande passione per la musica afroamericana. Così l'artista ci ha spiegato il progetto

Posso considerare “Blue Monday”, dice Letizia, come una seconda tappa del viaggio che ho iniziato con il primo album 'Introducing Letizia Gambi'. Lui ha creduto in me e nelle mie idee, forte è stato l'impatto con questi grandi nomi del jazz: Chick Corea, Gato Barbieri Ron Carter o Gil Goldstein, non solo un grande musicista ma anche arrangiatore raffinatissimo.

Tutti mi hanno messo a mio agio, ho un grande rispetto per la cultura americana perché il jazz è nato in questo paese. A darmi ispirazione sono la cultura e la tradizione napoletana, ma anche quella americana. Ho lavorato molto insieme a Lenny, sul modo di interpretare, perché una cosa è cantare un'altra essere un performer vera e propria. White in studio si comporta come un regista cinematografico e prima di registrare, mi illustra quella che secondo lui deve essere l'atmosfera del pezzo. In “Que Sera Sera” ad esempio l'atmosfera è molto soft, totalmente diversa da “Back To Black “di Amy Whinehouse dove l'approccio è più sanguigno. In “Recordame” di Joe Henderson ci sono ritmi vicini alla tammurriata così anche in “Sweet Georgia Brown”. Per recuperare ritmi e tradizioni musicali della mia città sono andata a riascoltarmi “La Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone, che vede tra gli interpreti anche il grande Peppe Barra. “Il Monologo della Capera” rimane un dei miei brani preferiti di questa opera, insieme al “Coro delle Lavandaie”.

C'è anche un tributo a Pino Daniele in 'Blue Monday'
Noi volevamo Pino nel disco per questo ho deciso di riprendere "Sulo Pe' Parla'" Poi anche il testo di “Without You”è composto da titoli di sue canzoni è stato un modo per ricordarlo. Ho anche ripreso "Perché Domani" del grande Lelio Luttazzi nella sua versione inglese "You'll Say Tomorrow".

Prima il “Parco Della Musica” poi il “Blue Note”: cosa significa per te confrontarti con pubblico?
Voglio fare molti live, perché amo il contatto vero con il pubblico e raggiungere gli essere umani. Ho capito che attraverso la musica ho lo scopo di lanciare un messaggio, credo che la musica sia il mezzo più forte per raggiungere l'animo della gente, rendere consapevole gli altri di meccanismi che vengono persi nella routine quotidiana, vorrei che le persone tornassero alla consapevolezza, dal momento che la musica sveglia una parte di noi che è assopita. Vorrei che uscissero dai miei concerti con un pensiero positivo, che potesse cambiare la vita, siamo tutti interconnessi e nessuno può vivere senza l'altro. Il jazz che viene considerato “di nicchia” in realtà è alla portata di tutti: basta avvicinarsi e scoprirlo.