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I Mondiali a tavola, tra il pesce del fidanzato e i nuovi piatti creati per i tifosi

I ristoranti brasiliani propongono menù dalle improbabili traduzioni, ma le partite sono anche lʼoccasione per sperimentare innovative ricette

italiana carioca,  Rio Show de Bola
tgcom24

Metti una sera a cena in un ristorante di Rio de Janeiro, dopo la partita: niente di meglio per commentare i gol più emozionanti della Copa do Mundo e ordinare un piatto di... "pesce del fidanzato", "carne morta bene" o addirittura "termiti all'arancia"? Niente paura, la cucina carioca non è così sperimentale ma decisamente surreale nelle traduzioni improvvisate dei menù che tanti ristoratori hanno fatto preparare in fretta e furia per accogliere le orde di tifosi stranieri in circolazione per la città.

I Mondiali a tavola, tra il pesce del fidanzato e i nuovi piatti creati per i tifosi

Così un gustoso pesce tipico delle acque atlantiche, noto come namorado, in inglese è diventato un boyfriend fish mentre la classica carne ben cotta è diventata well passed invece che well done; vero e proprio rompicapo, poi, è identificare nella lista internazionale il reale di bovino in salsa aromatizzata all'arancia: questo taglio di carne in portoghese si chiama cupim, esattamente come la termite - da qui l'imbarazzante trasformazione in un bel piatto di insetti per gli avventori stranieri!

Il quotidiano carioca "O Globo" nei giorni scorsi passava in rassegna le godibili assurdità rilevate nei locali della Cidade Maravilhosa in epoca di Mondiali, oltre alle traduzioni assurde, spiegazioni sommarie appese alle porte d'ingresso dei ristoranti a buffet (con pagamento al chilo); ricette in inglese da leggere con il cellulare tramite codice QR senza però fornire una connessione wi-fi stabile e così via.

La fantasia, si sa, è una prerogativa del popolo brasiliano. Così come l'arte dell'improvvisazione. Ed ecco che, nei ristoranti dove mancano menù o istruzioni multilingue, arrivano con un bel sorriso camerieri impazienti di applicare le lezioni di inglese intensivo, che hanno seguito poche settimane prima del fischio d'inizio nello stadio Itaquerão.

Peccato che i suoni della lingua lusitana provochino fatali interferenze nella pronuncia in basic english: "Ueucom! Rau meni? Folou me, plis" vorrebbe dare il benvenuto ai clienti internazionali, chiedere quanti sono e invitarli al tavolo. Meglio far finta di nulla, lasciarsi guidare dalla fame e ordinare quello che mangiano tutti gli altri - proprio come dichiara a "O Globo" il simpatico australiano James Dusting: "L'intenzione è lodevole, ma ho desistito dal capire. Ho seguito le altre persone e ho finito per mangiare più del dovuto!"

Del resto in ambiente gastronomico ci sono anche esempi di creatività andata decisamente a buon fine, come l'iniziativa dei bar e ristoranti aderenti al circuito Rio Show de Bola che durante tutto il periodo dei Mondiali offrono piatti esclusivamente ideati per l'occasione e battezzati a tema.

L'italico Pasta e Pallone, ad esempio, propone i Ravioli Camisa Canarinho con succulento ripieno "anti-saudade" di burrata e prosciutto di Parma, racchiusi in un velo di pasta gialla allo zafferano - in omaggio a uno dei colori della bandiera brasiliana. La frutta e gli ingredienti tropicali del resto aiutano a tifare Brasile con i loro bei colori: chicchi gialli di mais tostato e palline croccanti di verdissimo wasabi sono tra le idee della blogger paulista Isa Maiolino che nel suo sito fornisce tante ricette verdeoro per i party casalinghi di fronte alla tv, sintonizzata sulle partite del Brasile.

Punta nell'orgoglio, faccio di meglio e per la prossima sfida degli Azzurri mi propongo di servire, in pieno stile italiano-carioca, invitanti pizzette bianco-rosso-verdi con base di tapioca e intriganti cubetti rossastri di gelatina alla guava con scaglie di Parmigiano Reggiano (a proposito, sapete che qui si puó commerciare solo Parmesão locale e importare il nostro formaggio Doc solo per uso personale?) leziosamente adagiati su piattini verde-bandiera.

La prima è un'interpretazione mediterranea della simil-crêpe brasiliana, alla farina di mandioca, solitamente da farcire a piecere; la seconda è la mia versione - gustosamente italica! - di un dessert noto come Romeo e Julieta, dove una gelatina dolce di guava chiamata goiabada si sposa al gusto salato del formaggio fresco proveniente dallo stato di Minas Gerais. E, sportivamente, vinca il (sapore) migliore!


(Foto © Riotur-Ascom e © isamaiolino.com.br)