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Violenza sulle donne, Boldrini: "Ora misure, non c'entra l'abito della donna"

Appello alle forze politiche del presidente della Camera. E sulla proposta di castrazione chimica: "Non è ancora stata calendarizzata"

Violenza sulle donne, Boldrini:
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"Un provvedimento che aumenti la protezione e le tutele per le donne e rafforzi le misure di interdizione contro gli uomini violenti".

E' l'appello della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha invocato un maggior impegno nella lotta all'odio di genere.

L'abito non c'entra - In riferimento ai recenti episodi di cronaca, la presidente ha criticato duramente l'esternazione di Vincenzo D'anna, senatore di Ala, secondo cui le donne dovrebbero proteggersi dagli stupri scegliendo "con più cautela" il loro vestiario. "Io trovo inaccettabile la dimensione di chi dice che se una donna si veste in un certo modo provoca", ha detto. "Provoca cosa? Dobbiamo aiutare i giovani e le ragazze a rispettarsi reciprocamente, a partire dalla scuola. Le ragazze devono essere libere di vestirsi come vogliono". "Allora - prosegue Boldrini - che facciamo, invochiamo il burqa? E' un dibattito assurdo".

La polemica - La presa di posizione della presidente della Camera segue di pochi giorni le controverse dichiarazioni del senatore di Alleanza Liberalpopolare, Vincenzo D'Anna. "Non giustifico gli stupratori, gli darei 30 anni di carcere, ma serve attenzione e cautela da parte delle donne - ha detto - se cammina un uomo solo alle tre di notte non gli succede niente, se cammina una bella ragazza, magari vestita in modo provocante, e si trova in determinati ambienti, si espone. Io non sono un maschilista, ma il corpo della donna è oggetto e fonte di desiderio da parte dell'uomo. E' un istinto, sarà primordiale, sarà ancestrale, quello che volete. Molte volte servirebbe un minimo di cautela".

La castrazione chimica non è in calendario - Boldrini ha anche risposto all'invito, indirizzatole da Matteo Salvini, a mettere in caldendario la proposta di legge sulla castrazione chimica degli stupratori. “Ci sono delle proposte di legge, ma nessuno all'interno della Camera mi ha chiesto la calendarizzazione. Se un gruppo vuole portare avanti delle proposte deve quantomeno occuparsi che queste vengano poste all'attenzione della commissione per poi arrivare in Aula. Al momento non e' così". Il leader della Lega ha invocato una nuova legge per contrastare con la castrazione quella che definisce "un'emergenza violenze sessuali". "Chi mette le mani addosso a una donna o a un bambino - ha detto - è un malato, oltre che un delinquente. E i malati vanno curati".