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Unioni Civili, Lorenzin: "Togliere la stepchild adoption non è sufficiente"

Ancora tensioni in maggioranza ma lʼaccordo sul maxiemendamento sarebbe ormai imminente. Il sottosegretario Pizzetti: "Giovedì si vota" Stepchild adoption, la Consulta non decide sulle mamme americane

Unioni Civili, Lorenzin:
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"Lo stralcio della stepchild adoption non è sufficiente".

Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin aggiungendo che "in questi momenti il Pd e il mio partito (l'Ncd) stanno lavorando per cercare di costruire questo emendamento in modo tale che non ci siano quelle equiparazioni al matrimonio che noi riteniamo incostituzionali".

"Per i bambini già nati in questo momento - ha aggiunto - già decidono i giudici, a garanzia della continuità affettiva. Ci sono tantissimi bambini e ragazzi negli istituti e tante famiglie che vogliono adottare, ritengo si debba rimettere mano al tema delle adozioni in generale, e all'interno di questo affrontare il tema delle adozioni speciali, con tutele specifiche per i bambini che già ci sono, facendo però delle audizioni ascoltando i tribunali dei minori e gli assistenti sociali".

Pizzetti: "In maxiemendamento solo le adozioni" - "Il maxiemendamento sulle unioni civili affronta il tema delle adozioni, non altri argomenti". E' la risposta del sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti (Pd) al ministro Lorenzin. "Stralcio adozioni e riscrittura in modo migliorativo del testo - ha affermato Pizzetti -, nessun altro passaggio di rilevanza. Il confronto c'è, siamo nella fase conclusiva ma non ci saranno rinvii, né sarà allargato il fronte degli espungimenti dal testo".

"Stasera maxiemendamento, giovedì il voto" - Il sottosegretario Pizzetti ha inoltre garantito che la posizione dei centristi non cambierà l'agenda. "Mercoledì sera, dopo la fiducia al Milleproroghe, saremo in Aula del Senato con il maxiemendamento. Mettiamo la fiducia e votiamo entro domani", ha detto Pizzetti.

Buttiglione: "Non stiamo tirando nessuna corda" - Rocco Buttiglione, vicepresidente vicario dei deputati di Area popolare (Ncd-Udc) replica a chi accusa i cattolici di avanzare troppe pretese: "Area popolare non tira la corda sulle Unioni Civili e non avanza pretese di nessun tipo". "A chi ci rinfaccia che avremmo solo il 2% dei voti rispondiamo che quello che chiediamo è quello che vuole la grande maggioranza degli italiani: unioni civili sì, adozioni gay no, similmatrimonio no. Vogliamo lo stralcio dell'art.5 e la correzione dell'art. 3,4 per dire no alle adozioni gay", spiega Buttiglione. "Non è colpa nostra se qualcuno voleva una legge che fosse 'tutto del matrimonio salvo il nome'. Questa pretesa si è però scontrata, prima che con la resistenza di Area popolare , con la Costituzione e con la volontà del popolo italiano", ha concluso l'ex ministro.

Accordi vicino nella maggioranza - Nonostante le palesi tensioni, pare che un accordo interno alla maggioranza sia ormai molto vicino. Nel testo, si apprende da fonti parlamentari, verrebbe salvaguardato il riferimento alla "vita familiare" ex articolo 3 mentre verrebbe stralciato l'obbligo di fedeltà previsto dal medesimo articolo. Un punto di caduta sarebbe inoltre stato trovato anche sul comma 4 dell'articolo 3: verrebbe disciplinato che le disposizioni non si applicano alle norme del codice civile non richiamate espressamente dal ddl "fatta salva la legge sulle adozioni".