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Ue, Renzi: "Basta egoismi, se pensano di intimorirmi sbagliano"

Il premier attacca anche il sindaco di Roma Virginia Raggi: "Non si fermano le grandi opere, si fermano i ladri, e se hai paura hai sbagliato mestiere"

"Tutti devono rispettare le regole, anche chi come la Germania ha un surplus che se investito avrebbe dato una mano.

E' finita l'epoca degli egoismi. Se pensano di intimorirmi, hanno sbagliato persona". Così Matteo Renzi contro l'Ue. Ma il premier attacca anche la giunta Raggi, dopo il "no" alle Olimpiadi di Roma: "Non si fermano le grandi opere, si fermano i ladri. Se hai paura, hai sbagliato mestiere", è una "incredibile ammissione di incapacità".

"L'Italia - prosegue Renzi - è divisa tra chi sta alla finestra a guardare e chi sta nell'arena e se vede una cosa che non va la cambia. Questa è la differenza tra la politica e il bar dello Sport. Il fatto di dire che non si fanno le Olimpiadi per timore della corruzione è una incredibile ammissione di incapacità da parte della dirigenza di quella citt: se hai davanti otto anni, se hai un minimo di credibilità e autorevolezza, tu i ladri li cacci".

Il "no" dell'amministrazione cinquestelle capitolina, ha insistito il premier, "è una straordinaria metafora di cosa significa l'Italia dei no". E quindi una stoccata: "Qui a Prato sarebbero capaci di fare le Olimpiadi a Vernio, a Tavola... E' una battuta, vallo a spiegare al Movimento cinque stelle... Poi c'è bisogno della mail esplicativa e non è detto la capiscano".

In ogni caso, secondo il presidente del Consiglio, "non è il momento di utilizzare le difficoltà dei nostri sindaci per sparare addosso a qualcuno. Quando un Comune come Roma è in difficoltà, compito del Governo non è fare ironia ma dare una mano. Prima dei partiti c'è l'Italia". Ciò detto, "mi piange il cuore per i posti di lavoro persi a Roma, per le periferie di Roma", perché "i soldi delle Olimpiadi li puoi mettere nelle periferie di Roma se le fai, se no quei soldi vanno nelle periferie di Parigi e Los Angeles".

Il premier, che era a Prato per la campagna referendaria, ha anche parlato della riforma costituzionale, spiegando che il referendum è "un'occasione che non ricapita, l'Italia si gioca vent'anni di futuro e di speranza. Io farò il globe trotter in giro per l'Italia. Prenderò qualche fischio? C'è chi fischia e chi rischia, io sono tra coloro che rischiano. Chi vota 'Sì' sceglie di cambiare, chi vota 'No' si vuole tenere questo sistema per i prossimi trent'anni". E a questo proposito ha sottolineato che "il governo Renzi è durato più dei singoli governi De Gasperi, Moro, Andreotti", perché finora "questo sistema elettorale ha prodotto governi che durano meno di un gatto sull'autostrada Firenze Mare".