FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Terrorismo, Renzi a Bruxelles: "Eʼ lʼora di ripartire, inutile chiudersi in casa"

Lʼappello del premier allʼUnione europea: "Le grandi crisi internazionali non si risolvono con qualche dichiarazione verbale muscolare"

Matteo Renzi Firenze Festa della Toscana
ansa

"Rispetto alla minaccia del terrorismo non credo che il cittadino italiano debba rinchiudersi in casa". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Bruxelles. "Noi non sottovalutiamo i rischi che ci sono ma vogliamo dare un messaggio positivo, di ripartenza", ha aggiunto. Le grandi crisi internazionali in atto "non si risolvono con qualche dichiarazione verbale muscolare. Ci vuole un investimento di natura diplomatica", ha concluso il premier.

Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che "su questa posizione italiana arriveranno anche gli altri Paesi nei prossimi mesi" perché, ha spiegato, proprio "la posizione italiana sulla grave crisi che si vive a livello internazionale credo sia la più forte in prospettiva".

Sui possibili effetti del terrorismo sul Pil di cui ha parlato il ministro Padoan, Renzi ha poi ribadito che "il rischio vero è la scarsa fiducia. In Italia stanno partendo i consumi interni. E io, insieme a Pier Carlo, sono convinto che nessuno deve sottovalutare i rischi. Ma i consumatori, gli italiani - ha ripetuto -, non devono rinchiudersi in casa, sarebbe come darla vinta ai professionisti del terrore". E ancora, ha ricordato che c'è una "grande scommessa identitaria: se l'Italia, se l'Europa si chiudono in casa hanno vinto quelli lì. Mentre, ha dichiarato in relazione al vertice Ue-Turchia, è necessario "dare una dimostrazione totalmente diversa".

Turchia: "Dialogare ma senza dimenticare i diritti umani" - Commentando il caso della Turchia, ha detto che Ankara sa "perfettamente che questo rapporto con l'Ue tiene insieme uno scambio, un dialogo da tenere aperto, senza venir meno alle nostre attese sui diritti umani". E ancora: "Noi facciamo un grande investimento da tanto tempo su alcuni Paesi, ma teniamo alta l'asticella sui diritti umani". Ha poi dichiarato: "Penso che oggi si possa fare un passo avanti nella direzione di rendere l'imigrazione un problema più europeo: finalmente si affronta questo problema con uno sguardo più ampio".

E sulla Russia: "Abbiamo sempre sostenuto che era necessario riportare la Russia al tavolo internazionale, cosa che sta avvenendo".