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Strage in tribunale a Milano, Matteo Renzi: "Fermare la proliferazione delle armi"

Il Cdm ha deliberato le esequie di Stato per le vittime della sparatoria. Ai funerali prenderà parte anche Mattarella. Il 15 aprile lutto cittadino a Milano

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"Quello che è accaduto a Milano ci lascia attoniti e ci chiama ad un impegno più deciso contro la proliferazione di armi e per la difesa della strutture giudiziarie per le quali bisogna immaginare il passaggio della sicurezza in carico allo Stato". Così interviene il presidente del Consiglio Matteo Renzi all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola unica dell'intelligence.

Strage in tribunale a Milano, Matteo Renzi: "Fermare la proliferazione delle armi"

Proclamato lutto cittadino a Milano - Il 15 aprile sarà lutto cittadino a Milano in occasione dei funerali delle persone uccise in Tribunale. A rivelarlo è Palazzo Marino, che fa sapere che in tutte le sedi comunali le bandiere saranno a mezz'asta. Nella note diramata dal Comune si legge: "Il sindaco invita la cittadinanza a osservare un minuto di silenzio in concomitanza con l'inizio dei funerali".

Mercoledì le esequie di Stato - Intanto il consiglio dei Ministri, che si è riunito sotto la presidenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ha deliberato le esequie di Stato per le tre vittime della strage al Tribunale di Milano. Anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, prenderà parte ai funerali che si terranno mercoledì pomeriggio. Nella sparatoria sono morti il giudice Fernando Ciampi, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e l'imprenditore Giorgio Erba.

Renzi alla camera ardente - Il premier Matteo Renzi, dopo aver incontrato i familiari di Fernando Ciampi e Lorenzo Claris Appiani nella camera ardente allestita a Palazzo di Giustizia di Milano, si è raccolto in silenzio davanti alle bare. Con lui, il presidente della Corte d'Appello di Milano, Giovanni Canzio, il procuratore Edmondo Bruti Liberati, il presidente facente funzione del tribunale, Roberto Bichi, il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, il ministro Maurizio Martina e il presidente dell'Ordine degli avvocati, Remo Danovi.