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Quirinale, il Pd sceglie Sergio Mattarella Fumata nera, Berlusconi: "Tradito il patto"

Fallisce la trattativa tra il leader di Forza Italia e Matteo Renzi. Gli azzurri, con Ncd e Udc, voteranno scheda bianca anche al quarto scrutinio. Alfano: "Nessuna conseguenza sul governo". Ferdinando Imposimato è il candidato del M5s

quirinale fumata nera prima votazione 29 gennaio 2015
ansa

Fumata nera alla prima votazione per l'elezione del Capo dello Stato. I "big" hanno lasciato scheda bianca e Sergio Mattarella, ufficialmente candidato da Renzi e dal Pd, si è fermato a 5 preferenze. Al quarto scrutinio di sabato, salvo colpi di scena, finirà diversamente e il 73enne salirà al Colle. Senza però i voti di Forza Italia, Ncd, Udc e Lega, che hanno annunciato il loro no. Berlusconi a Renzi: "Ha tradito il patto". Alfano: "Governo tiene".

Quirinale, il Pd sceglie Sergio Mattarella Fumata nera, Berlusconi: "Tradito il patto"

Primo scrutinio senza quorum - Dunque niente elezione al primo scrutinio, impresa riuscita nel 1999 a Carlo Azeglio Ciampi. Il più votato al primo spoglio è il candidato del Movimento 5 Stelle, Ferdinando Imposimato, che si è aggiudicato le Quirinarie indette dai grillini con il 32% dei voti davanti a Romano Prodi e Nino Di Matteo. Il magistrato ha raccolto 120 preferenze. Al secondo posto il giornalista Vittorio Feltri (49 voti grazie a Lega Nord e Fratelli d'Italia), terza Luciana Castellina (37 voti, candidato di bandiera di Sel).

Tanti i voti "burla", da Sabrina Ferilli a Ezio Greggio, passando per Francesco Totti, i cui voti sono stati annullati da Laura Boldrini "perché non ha l'età". Solo un voto per Giancarlo Magalli, che scende in piazza per un flash mob in suo onore. Vincono quindi le schede bianche, ben 538. 33 le nulle, 48 i voti dispersi.

La scelta di Renzi - Mancava poco meno di un'ora all'inizio delle votazioni a Montecitorio quando Matteo Renzi ha fatto il nome del suo candidato. "Mattarella è uomo della legalità, della battaglia contro le mafie e della politica con la P maiuscola", ha detto il premier. E l'assemblea dei grandi elettori del Pd ha risposto sì all'unanimità. "Mattarella è difensore della Costituzione che non significa imporne l'intangibilità ma essere capace di difenderla e valorizzare i processi di transizione nel pieno rispetto delle regole", ha poi aggiunto Renzi, chiedendo ai suoi di votare per il 73enne a partire dal quarto scrutinio, quando basterà la maggioranza assoluta dei voti per conquistare il Quirinale.

Berlusconi: "No a Mattarella, scheda bianca" - Il primo a contestare la scelta di Mattarella è stato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani: "La candidatura è una forzatura unilaterale del presidente del Consiglio, ovvero del segretario Pd. Non so se passerà, ma certamente noi non lo votiamo". Poco dopo, davanti all'assemblea dei grandi elettori di Forza Italia, è intervenuto in prima persona Berlusconi: "L'accordo con Renzi si è fermato a metà strada. Forza Italia non voterà Mattarella neppure se si andasse avanti anche dopo la quarta votazione. Voteremo scheda bianca per rispetto nei confronti di Mattarella. Non siamo noi a non aver rispettato il patto, ma Renzi".

Fitto: "Azzerare vertici FI" - A gettare benzina sul fuoco, alzando la temperatura tra gli azzurri, ci ha pensato l'europarlamentare di Forza Italia, Raffaele Fitto, che chiede "l'azzeramento totale nel partito e nei gruppi parlamentari dopo il totale fallimento politico del Nazareno". "E' impensabile - ha detto Fitto - che i cultori del Nazareno pretendano ora di travestirsi da oppositori di Renzi".

Alfano: "Scheda bianca ma governo tiene" - Continueranno a votare scheda bianca anche Ncd e Udc. Ma Angelino Alfano, dopo il faccia a faccia con Berlusconi nel pomeriggio, ha rassicurato il premier: "Ogni valutazione sul governo" fatta in relazione al voto per l'elezione del presidente della Repubblica "è fuori luogo. Per noi il patto di governo tiene ed è estraneo a questa giornata".

Salvini: "No al catto-comunista scelto da Renzi" - Contro Mattarella anche la Lega, che non usa mezzi termini. "Il catto-comunista Mattarella presidente? Fondatore dell'Ulivo, vice di D'Alema, ministro con De Mita. Giudice della Consulta che ha fregato agli italiani il referendum per cancellare la Legge Fornero. Alla faccia del nuovo. Mattarella non è il mio presidente", dice Matteo Salvini, annunciando il no del Carroccio. I parlamentari della Lega hanno portato in Aula vecchie copie del Manifesto con il titolo: "Non moriremo democristiani".

Ovazione per Napolitano - Un lungo applauso e qualche fischio dall'M5S hanno accolto a Montecitorio il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, giunto alla Camera per partecipare al voto per l'elezione del suo successore. "Lo conosco bene. Persona di alta sensibilità costituzionale", ha detto Napolitano parlando di Mattarella.