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Quirinale, appello di Renzi per Mattarella Alfano cede, Berlusconi: "Scheda bianca"

Altre due fumate nere nelle elezioni per il nuovo presidente della Repubblica. Sabato, con il quorum sceso a 505 voti, ci potrebbe essere lo scrutinio decisivo

matteo renzi sergio mattarella
ansa

Lo scrutinio definitivo potrebbe essere quello di sabato mattina. Dopo altre due fumate nere, la quarta votazione, con la maggioranza richiesta che si abbassa a 505 sì, potrebbe portare Sergio Mattarella al Quirinale. Matteo Renzi rivolge un ultimo appello alle forze politiche, perché la scelta avvenga "con la più ampia convergenza possibile". Il messaggio è soprattutto per Alfano, che dopo una giornata di intensi contatti con Berlusconi, in serata annuncia: "Voteremo sì". Resta invece lo strappo con Forza Italia, che lascerà la scheda bianca.

Quirinale, appello di Renzi per Mattarella Alfano cede, Berlusconi: "Scheda bianca"

Per tutto il giorno Renzi e i suoi hanno lavorato per togliere a Mattarella quell'aura di 'uomo solo del Pd', per sbianchettare dal suo profilo l'etichetta di Presidente di una sola parte. Un'operazione riuscita però solo a metà. Il gesto riparatore del premier arriva a sera. "Una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato", per Renzi non può che essere eletta con i voti dell'intero Parlamento. Ma Forza Italia respinge l'appello e conferma l'orientamento per la scheda bianca.

Resta lo strappo con Forza Italia - La rottura nel partito di Berlusconi è accentuata dall'attacco della minoranza guidata da Fitto. Dopo aver a lungo ragionato sulla possibilità di far uscire dall'aula i grandi elettori azzurri, il leader di Forza Italia torna sull'ipotesi iniziale di lasciare la scheda bianca, ma una retromarcia su Mattarella è esclusa. Ciò, tuttavia, consentirà ai ribelli fittiani e a molti dei siciliani di andare a rinforzare, nel segreto dell'urna, il pacchetto di voti della maggioranza. Qualche dem azzarda perfino: "Vedrete, supereremo i 600 voti".

Ncd diviso, ma Alfano cede a Renzi - Il nuovo inquilino del Colle avrà invece anche i voti di Ncd e di Angelino Alfano, che Renzi ha ruvidamente richiamato ai suoi doveri. "Sei il ministro dell'Interno - gli ha detto - come puoi non votare un uomo moderato come Mattarella quando è la maggioranza di governo a proporlo?". Per tutto il giorno Alfano ha cercato un modo per uscirne in piedi, valutando di far votare ai suoi il nome di Casini, per rendere riconoscibili i voti di Ncd, un partito ormai spaccato a metà tra filogovernativi e fautori di una nuova alleanza di centrodestra con Berlusconi. Ma alla fine anche Alfano non ha alternative, non volendo rinunciare ad essere forza di governo, e sceglie di andare verso il sì a Mattarella, segretamente in accordo con Berlusconi.

Grillini avanti su Imposimato - Intanto i Cinque Stelle mostrano ancora compattezza attorno al nome di Imposimato, ma non chiudono ad altri possibili scenari. "Un colpo di scena è sempre possibile. Se così sarà, noi saremo pronti a mettere sul piatto un altro nome per trovare maggiore condivisione", annuncia alla fine del terzo scrutino uno dei plenipotenziari del 'direttorio' M5s, Luigi Di Maio.