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Colle, Renzi vuole un arbitro che faccia crescere lʼItalia: lʼipotesi Visco

Il premier promette unʼelezione veloce del nuovo presidente. Secondo indiscrezioni raccolte da La Stampa, pensa al Governatore di Bankitalia

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Anche sull'elezione del Presidente della Repubblica, Matteo Renzi vuole fare in fretta: "Ragionevolmente a fine mese - ha dichiarato - avremo il nome". Insomma, sin dalla quarta o quinta votazione, quelle nelle quali è sufficiente la maggioranza degli aventi diritto. "La Stampa" si spinge oltre e anticipa i nomi sui quali punta per chiudere la partita del Colle in pochi round. La carta segreta potrebbe essere Ignazio Visco, attuale Governatore della Banca d'Italia.

Colle, Renzi vuole un arbitro che faccia crescere lʼItalia: lʼipotesi Visco

Visco in pole position - A far intendere che il premier abbia in mente il nome del numero uno di Bankitalia è la sua dichiarazione: "Dobbiamo discutere il profilo di un grande arbitro che aiuti il Paese a crescere". Chi se non Visco potrebbe essere un esperto di crescita economica?

La seconda fascia - Il retroscena riferito da La Stampa colloca in seconda fascia l'ex vicepresidente del Consiglio (del governo D'Alema), ex Dc, ex Ppi, attuale giudice della Corte Costituzionale Sergio Mattarella e il sindaco di Torino, nonché presidente dell'Anci, Piero Fassino.

La terza fascia - Se l'intesa delle forze politiche non si dovesse trovare sui primi tre nomi, si prenderebbero in considerazione i nomi di Walter Veltroni e Massimo D'alema.

La quarta - In una ipotetica quarta rosa di nomi, Renzi collocherebbe il dottor Sottile, alias Giuliano Amato: ex presidente del Consiglio e uomo per tutte le stagioni politiche. A fargli compagnia, la presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

No a Prodi - Romano Prodi invece, sarebbe definitivamente fuori dai giochi. Il premier non vuole in alcun modo ripetere lo psicodramma che nel 2013 si consumò intorno al nome del professore ed ex presidente del Consiglio.