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Sindaco Lodi, Renzi: "No complotti ma niente condanne preventive"

Il premier interviene anche sulla questione morale: "Vale per tutti, non cʼè destra contro sinistra"

"Ovviamente fa male perché impedisce di far vedere cose positive dell'Italia ma serve chiarezza e tranquillità e rispetto al complotto dico 'ma de che'.

C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati. Ma non si facciano condanne preventive sui giornali". Così il premier Matteo Renzi a Rtl sull'arresto del sindaco di Lodi. "La questione morale c'è dappertutto, c'è qualcuno che ruba, non va bene ma smettiamola di sparare sugli altri", ha aggiunto.

"Io mi arrabbio perché il mio governo ha aumentato le pene per la corruzione e aumentato la durata della prescrizione sulla corruzione mentre altri hanno votato no. La questione morale c'è dappertutto. Non c'è destra contro sinistra ma onesti contro ladri", ha concluso Matteo Renzi parlando dell'arresto di Simone Uggetti.

Per quanto riguarda il Pd, ha aggiunto, "quando hai 50mila amministratori che ci siano varie ipotesi di questioni morali è evidente. Hanno beccato uno dei nostri che faceva lo spacciatore, che ci posso fare? Non possiamo immaginare che su una comunità di 50mila persone siamo in condizione di beccare uno per uno, chi sbaglia deve essere non solo cacciato ma anche punito".

"Da M5S e Lega due pesi e due misure" - "M5s e Lega usano due pesi e due misure. Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c'entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria". Prosegue Matteo Renzi e ribatte ai grillini per i quali se la riforma Boschi fosse in vigore il sindaco di Lodi avrebbe potuto essere senatore. "E' molto facile - dice il premier replicando agli attacchi di Salvini - fare battaglia su questo contro altri. Ieri Mantovani è tornato in aula tra la bagarre dopo essere stato indagato per vicende legate a questioni di tangenti e corruzione".