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Senatore o sindaco? Ancora tre giorni per scegliere e intanto scatta il vitalizio

La Giunta per le Elezioni e le Immunità ha concesso a Vincenzo Cuomo ancora tempo per decidere se accettare lʼincarico di primo cittadino di Portici. Così maturerà la pensione da parlamentare

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Il senatore del Partito Democratico Vincenzo Cuomo è stato eletto sindaco di Portici alle amministrative di giugno.

La legge però non ammette il doppio incarico. La Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato è stata informata soltanto ieri della sua elezione e ha concesso a Cuomo altri tre giorni per decidere se rimanere senatore oppure accettare il nuovo incarico di primo cittadino. "Ritardo voluto", commenta in polemica il senatore del M5S Enrico Cappelletti.

Il sindaco-senatore è stato proclamato primo cittadino di Portici il 20 luglio e aveva 30 giorni per comunicare la sua elezione al Senato. La sua lettera è arrivata a Palazzo Madama a fine agosto e il Comitato cariche si è riunito soltanto il 12 settembre per comunicare alla Giunta l'elezione di Cuomo. La Giunta però ha deciso di concedere altri tre giorni al senatore per decidere se accettare o meno il nuovo incarico. Decisione che ha già suscitato polemiche visto che il 15 settembre per il senatore scatta il vitalizio. "Ritardo voluto" ha commentato il senatore pentastellato Enrico Cappelletti. Sembra infatti che Cuomo eserciti la nuova funzione di sindaco già da tempo e che quindi questo ritardo serva soltanto a fargli percepire la pensione di senatore.

Grasso: "Sul caso avevo sollecitato la Giunta"- Il Presidente del Senato Pietro Grasso, "venuto a conoscenza della procedura così avviata, ha immediatamente invitato il Presidente della Giunta Dario Stefano, con lettera in data 8 settembre, ad anticipare la convocazione della Giunta affinchè il procedimento potesse concludersi nel più breve tempo possibile al fine di evitare ogni strumentalizzazione". E' quanto si legge in una nota della presidenza di Palazzo Madama sul caso di Vincenzo Cuomo. In quanto a Stefano, il presidente della Giunta ha sottolineato che si è "operato nel solco di una prassi consolidata, in ordine alla procedura indicata dall'articolo 18 del regolamento. Nessun'altra valutazione spettava al nostro organismo collegiale".